Verso le Regionali, Graziano (Pd): Tansi torni a sedersi al tavolo con centrosinistra

Il commissario regionale dei Democrat: "Con me aspro scambio di battute ma la politica è anche concitazione"

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“Credo sia giusto rispondere pubblicamente al post pubblicato nella serata di ieri da Tansi attraverso i suoi canali social, affermazioni forti che hanno generato una serie di reazioni e inutili incomprensioni. La verità è che ieri sera, appena iniziato l’incontro virtuale, tra me e Tansi vi è stato un aspro scambio di battute accompagnate da toni animosi”. Lo afferma il commissario del Pd calabrese Stefano Graziano in merito al post pubblicato sulla sua pagina Facebook da Carlo Tansi in cui, con parole forti, annunciava l’abbandono del tavolo del centrosinistra con il Movimento 5 Stelle, il movimento delle Sardine e liste civiche per la definizione di un accordo in vista delle prossime regionali.

“D’altro canto – prosegue Graziano – la politica è anche concitazione e scontro e questo Tansi lo sa bene visto che la sua campagna elettorale si è distinta per un uso assai disinvolto di un linguaggio aggressivo ed infamante verso il Pd ed anche verso la mia persona. Era inevitabile che la tensione si mostrasse in quel consesso. Ora, però, bisogna andare avanti perché in ballo non vi è il nome di Stefano Graziano o di Carlo Tansi, ma il destino di un’intera comunità già fortemente messa alla prova da fragilità strutturali, diffuse povertà, privazione di diritti essenziali. Ricordo, prima a me stesso che le donne e gli uomini che partecipano alle riunioni, stanno mettendo in campo uno sforzo ammirevole, generoso e di grande responsabilità etica e politica.

È a loro per primi che rivolgo un pensiero di rammarico per quanto accaduto ieri e da Tansi mi aspetto eguale rispetto verso queste persone che, idealmente, rappresentano la Calabria che vuole voltare pagina”. “Tansi – conclude Graziano – si segga a quel tavolo. Si spenda per un confronto costruttivo. Da parte mia e del Pd troverà la massima disponibilità all’ascolto. Lo faccia in nome di questa terra che dichiara di amare, perché l’amore si nutre di azioni concrete e non di proclami”. (ANSA).

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