Pd, Ferrarelli risponde a Caristo: Più fatti e meno parole

A Caristo non ho molto da dire se non esortarlo ad una maggiore e concreta presenza ed a farsi portavoce affinché si rimettano in moto le normali assise del confronto

Riceviamo e pubblichiamo

Se il partito democratico, in cui regna da tempo l’anarchia più assoluta, si appresta a ricreare una coalizione vincente alle prossime elezioni regionali attaccando quei pochi che sul territorio si sono prodigati, senza se e senza ma, nonostante tutto, allora, il completamento dell’opera di distruzione è già scritta.

Se l’articolo del dirigente provinciale Caristo, tra l’altro non nuovo a sortite sterili di questo tipo, era un modo per spronare a fare meglio e di più, è davvero un modo curioso e inopportuno oltre che privo di ogni costruttivo fondamento.

Dimentica, infatti, il dirigente provinciale, tra l’altro mai presente nei consigli comunali del suo paese e, pertanto, scarsamente informato, che il sottoscritto si è speso per il territorio proprio contro quel partito che avrebbe dovuto, invece, sostenerlo negli appuntamenti elettorali. Nessun contributo è stato dato, infatti, dal partito provinciale e regionale, che ha, invece, preferito sostenere la coalizione guidata dal Sindaco Mauro. Si, perché i principi, a cui Caristo si riferisce, non fanno più parte dei normali meccanismi della vita di partito, che nella rincorsa della via più semplice verso la vittoria, almeno apparentemente, ha deciso di abbandonare i territori e i militanti, coloro i quali si sono sempre spesi esclusivamente per amore verso il prossimo e il territorio, andando, invece, alla ricerca dei “portatori di voti” spesso identificati nei sindaci cittadini o in qualche voltafaccia di turno.

Un partito, di cui mi piacerebbe sapere se metodi e idee portati avanti da un loro membro come Caristo sono condivisi dai quadri esistenti, che, troppo spesso, si ricorda dei territori e dei suoi militanti solo in prossimità delle competizioni elettorali e che, spesso, ha premiato gli opportunisti e i “banderuoli” per interessi personali. Nella ricerca del consenso si è dato adito, ripetutamente, proprio a coloro i quali si sono dimostrati “demolitori” di se stessi e della comunità democratica tanto osannata dal dirigente Caristo.

In merito alle proposte ed all’atteggiamento assunto dal sottoscritto e dalla minoranza consiliare che mi onoro di rappresentare, non ho che spronare il dirigente provinciale di partecipare nei luoghi istituzionali e democratici del dibattito dove avrebbe potuto ascoltare denunce e proposte fatte ad esclusivo interesse della comunità e dei nostri cittadini.

Avrebbe ascoltato, e molte può ancora leggerle negli atti pubblicati, le denunce sulla gestione dei rifiuti, sui lavori in corso nel territorio, sul degrado della pineta mare, le richieste di interventi sugli edifici scolastici, le proposte di modifica delle ordinanze balneari, le denunce sulla tardiva programmazione estiva, sull’aumento della TARI, sulla carenza idrica, sull’incendio dell’isola ecologica, le proposte di emendamenti alle linee programmatiche, il supporto e le proposte per una difficile gestione dell’emergenza sanitaria dal COVID 19 e le proposte per la ripartenza della allora FASE 2, le proposte di sospensione dei tributi locali per far fronte alle emergenze economiche, le denunce sul versamenti liquami, le proposte per l’avvio della fase di discussione del piano strutturale comunale, ecc. ecc..

Si, siamo e sono convinto, che si può fare di più e ci impegneremo ma, prima di parlare, sarebbe meglio impegnarsi con spirito costruttivo e informarsi per una migliore e corretta informazione se non si vuole fare solo propaganda e demagogia.

Forse, il male della classe politica che ci rappresenta è proprio questo, ben incarnato dal dirigente provinciale, di totale scollamento dalla realtà. Uno scollamento triste e irrecuperabile in cui l’impegno politico viene assolto a suon di foto, commenti o articoli sui social alla spasmodica ricerca di un “like” tralasciando, invece, il confronto costruttivo e l’impegno territoriale.

Proprio per questo atteggiamento i cittadini hanno smesso di percepire la classe politica come “utile” e se ne sono velocemente allontanati.

Le proposte del gruppo civico Sellia Marina Domani e non del partito democratico che a Sellia Marina non esiste più dal 7 giugno del 2019 quando si diede incarico a una triade, tra cui lo stesso Caristo, al traghettamento fino al congresso e per cui nulla lo stesso ha mosso, sono facilmente rintracciabili. In un anno così difficile per tutti, fuorché a chi vive di sola politica evidentemente, il nostro agire, per senso di responsabilità e unione, come richiesto qualche giorno addietro anche dal Presidente Mattarella, è stato proprio improntato al contribuire fattivamente alla gestione emergenziale e non alla ricerca di false attestazioni di fiducia sui social.

Infine, per ritornare all’affermazione di Kennedy riproposta nell’articolo, pur avendo commesso degli errori, consapevole che solo chi non fa non sbaglia, si, penso di aver dato davvero tanto al mio paese trascurando, in luogo del mio impegno politico, affetti, famiglia e lavoro.

Ma, quando il contributo è disinteressato e mosso da quei sani principi su cui si dovrebbe fondare l’impegno politico di ciascuno, allora è stato sicuramente ben speso, lo rifarei e continuerò a farlo, in un partito, nelle istituzioni o sul territorio.

Ai dirigenti ed ai rappresentanti istituzionali di ciò che rimane del partito calabrese dico che sarebbe necessario ripartire dai territori, coinvolgendo i propri simpatizzanti e coinvolgendoli valorizzandone, nei momenti giusti, le risorse umane e professionali che sono presenti in tanti giovani e meno giovani che credono ancora in un riscatto di questa terra in cui abbiamo deciso di vivere e far crescere attività e famiglie.

Al dirigente Caristo, che in questi anni non ha mai ritenuto opportuno ascoltare, suggerire o proporre, non ho molto da dire se non esortarlo ad una maggiore e concreta presenza ed a farsi portavoce affinché si rimettano in moto le normali assise del confronto, in un partito che si professa, finanche o soltanto nel nome, democratico.

Antonio Ferrarelli consigliere comunale “Sellia Marina Domani”