Guerriero: “Presidente Spirlì, prenda coscienza dei suoi limiti ed esca di scena”
Lettera aperta dell'ex candidato alla Regione al governatore facente funzioni
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Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al presidente della Regione Nino Spirlì
Esimio f.f.,
assisto sbalordito alle Sue intrepide esternazioni mediatiche che, ritengo, siano poco consone a chi ha l’onore e l’onere di rappresentare la più alta carica istituzionale in Calabria.
Reputo le sue dichiarazioni inopportune in quanto sembrano esternazioni di uno dei tanti “laureati su Facebook“ e non del soggetto decisore delle nostri sorti.
Ritengo che il Suo delicato ruolo di governatore, se pur raggiunto immeritatamente, imporrebbe un minimo di sobrietà e di autocontrollo, nonché una minore esposizione delle Sue vicende private che dovrebbe avere l’acume di mantenere riservate.
Spiace registrare che mentre la nostra terra, le nostre donne, i nostri uomini arrancano nel vano tentativo di vedere riconosciuti i tanti diritti negati (lavoro, salute, scuola e tanto altro) Lei sembra non aver compreso il ruolo che riveste e si avventura in esternazioni inutili quanto rilevatori di un Suo profondo disagio generale che poco interessa ai calabresi, semmai li preoccupa.
La farsa tragicomica che Lei mette quotidianamente in scena attraverso i social imporrebbero, a chi ne ha il potere, una sua immediata revoca.
Le boutade radiofoniche, le comparsate televisive, le innumerevoli quanto tragicomiche dirette Facebook rappresentano una grave forma di immaturità politica e, mi consenta, pure umana che non può e non deve protrarsi ulteriormente.
Lei ha avuto una opportunità unica ed irripetibile: quella di governare la regione Calabria senza dover sottostare ai veti della politica. Avrebbe potuto riformare la macchina regionale, liberare la sanità da ataviche incrostazioni, circondarsi dei calabresi più capaci per avviare un percorso di riscatto della nostra terra. Il tutto avrebbe potuto farlo in autonomia, in forza di una legge regionale che Le assegna, quasi, pieni poteri.
Il ruolo di Presidente della Regione impone austerità, capacità di azione e soprattutto un progetto di governo volto ad orientare la nostra terra verso lo sviluppo economico e sociale possibile.
Purtroppo Lei ha dimostrato di non avere nessuna di queste doti e visioni. Ha continuato a recitare il Suo ruolo precedente all’impegno politico senza entrare mai nella parte, facendo apparire la Calabria arretrata ed inadeguata ancor di più di quanto effettivamente lo è.
Prenda coscienza dei suoi limiti ed esca di scena teatralmente, si dimetta.
Certo che Lei non riuscirà a comprendere quanto siano gravi le Sue mancanze mi rivolgo, quindi, ai consiglieri regionali che la sostengono, invitandoli ad esercitare il loro diritto/dovere di sfiduciare Lei, “presidente per caso”. Abbiate un briciolo di coraggio ed amor proprio e rispedite al mittente (Salvini) il presidente della regione “a sua insaputa” messo lì a nostro perpetuo danno.
Con sincero rammarico
Fabio Guerriero già candidato al consiglio regionale