Museo del Rock entra nel sistema museale: Consiglio provinciale approva modifica regolamento

Una divergenza tra Rup e dirigente scolastica blocca l’avvio dei lavori di consolidamento dell’Istituto Agrario: il consigliere Battaglia chiede l’intervento del presidente Abramo

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Le sedute di Consiglio provinciale questo hanno da positivo: iniziano puntuali e durano pochi minuti. Alle 15 e un quarto il segretario generale Vincenzo Prenestini ha chiamato l’appello, alle 15:40 ha dichiarato il termine dei lavori: neanche a dirlo, tre pratiche sotto esame, tutte approvate con identico risultato: 5 sì, nessun no, due astenuti (per la cronaca, i consiglieri Gregorio Gallello e Marziale Battaglia).

Introdotti dal presidente Sergio Abramo, i tre punti all’ordine del giorno sono stati brevemente illustrati dai dirigenti di settore. Su “Razionalizzazione e dismissione spese per fitti passivi. Atto di indirizzo e conferma assegnazione edifici all’interno beni patrimoniali disponibili” in verità è stato lo stesso presidente a spendere qualche parola, individuando nella necessità di sgravare le finanze provinciali dai fitti passivi, affidando al dirigente di area, Floriano Siniscalco, il compito di predisporre un piano particolareggiato.

Come già successo con l’edificio che a Mater Domini ospitava l’Accademia di Belle Arti e con l’Istituto per Geometri a Pontepiccolo, si procederà con altri immobili non utilizzati e che saranno dismessi. Sul secondo punto, “Istituzione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria”, il dirigente Siniscalco ha chiarito trattarsi di un adempimento che, attraverso una modifica regolamentare, stanno adottando tutti gli enti locali per obbedire al dettato della legge 160/2019 che unifica sotto una sola voce, canone unico, canoni diversi quali l’occupazione di suolo pubblico o le esposizioni pubblicitarie.

Il terzo punto riguardava una parziale modifica del “Regolamento di funzionamento del sistema Musei in rete della Provincia di Catanzaro”, così come illustrato dal dirigente Gregorio De Vinci. La modifica si è resa necessaria per l’ingresso nel sistema museale provinciale del Museo del Rock di via Alessandro Turco che, dopo una temporanea gestione comunale, è passato alla Provincia di Catanzaro, accanto al Marca (Museo della Arti, via Turco), al Musmi (Museo militare al Parco della Biodiversità) e al March (Museo archeologico di Villa Trieste). L’ampliamento dell’offerta non è fine a se stessa, ma implica un rafforzamento della richiesta di inserimento delle diverse istituzioni nei Sistemi museali sovraordinati, il regionale, di cui fa già parte il Marca, e il nazionale.

Unico intervento della seduta quello del consigliere di opposizione Marziale Battaglia (Area Civica) che, oltre a lamentarsi con il presidente per il rinnovato uso della convocazione in via straordinaria con il corollario dello scarso tempo a disposizione per lo studio approfondito delle pratiche, ha chiesto il coinvolgimento dell’opposizione anche in merito a una questione specifica, ovvero i lavori di consolidamento dell’istituto Agrario Vittorio Emanuele II, uno dei più antichi della Provincia, posto all’interno del Parco che da esso prende il primo nome.

L’edificio necessita di lavori che hanno già ricevuto un finanziamento di 50 mila euro. Secondo il Rup e la ditta concessionaria i lavori della durata presumibile di cinque mesi possono eseguiti, con tutte le accortezze del caso, in presenza degli studenti. Secondo la dirigente scolastica Rita Elia no: gli studenti, durante i mesi di cantiere, devono essere sistemati altrove. Da questa divergenza nasce uno stallo che non ha consentito l’avvio dei lavori. Marziale Battaglia ha chiesto al presidente di farsi carico del problema, non lasciando solo il dirigente Siniscalco nella difficile decisione, adoperandosi per una mediazione, offrendo altresì la collaborazione dei consiglieri di opposizione.

Abramo ha volentieri accondisceso alla richiesta, anzi, allargando da subito l’area collaborativa. Con l’ausilio del vice presidente Antonio Montuoro chiederà il parere dei consiglieri sulla proposta di legge commissionata dalle cinque Province calabresi al Cispel (Confederazione Italiana dei Servizi Pubblici degli Enti Locali) che, sulla scorta di quanto già sperimentato in altre parti d’Italia, farà richiesta alla Regione Calabria di particolari deleghe alle Province, trasferendo ad esse particolari competenze. Il tutto in tempi ravvicinati, con la convocazione di una Commissione dedicata, comunque prima dell’incontro propedeutico di Abramo, che è a capo dell’Upi regionale, con i presidenti delle altre quattro Province.

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