Andrea Amendola insiste: presentato al Consiglio di Stato appello verso la nomina di Lacava revisore

Il consigliere, assistito dall’avocato Procopi, chiede ancora che sia ritenuta valida la prima votazione in cui Rosamaria Petitto risultò prima a parità di voti con altro candidato

Rappresentato dall’avvocato Adolfo Procopi, il consigliere comunale di Catanzaro Andrea Amendola ha presentato oggi appello al Consiglio di Stato per la riforma previa sospensiva della sentenza del Tar Calabria del 19 aprile scorso con la quale i giudici amministrativi di Catanzaro avevano rigettato il ricorso inoltrato dal consigliere per impugnare la delibera di Consiglio del 24 febbraio 2021 con la quale era risultato eletto Franco Lacava quale componente dell’organo di revisione di spettanza comunale.

Nel ricorso, anzi, Amendola non riteneva valida la votazione in quella data, ritenendo che la nomina del revisore fosse già avvenuta nella precedente seduta dell’11 gennaio, allorché si era avuto un ex aequo tra due candidati, dei quali solo la dottoressa Rosamaria Petitto era, in successiva verifica, risultata idonea a concorrere al ruolo.

Il presidente del Consiglio Marco Polimeni aveva ritenuto, citando il regolamento d’aula, che la votazione andasse ripetuta, poiché la proposta non era stata né approvata né respinta.

Intanto con pec del 5.2.2021 inviata al Consiglio comunale e a tutti i consiglieri comunali, la dottoressa Petitto comunicava di aver effettuato un controllo presso il sito del Ministero dell’Interno Area Finanza Locale “elenco revisori in fascia terza” aggiornato al 1.1.2021 e che il candidato ex aequo alla data della votazione dell’11.1.2021 non era in possesso dei requisiti necessari in quanto non risultava iscritto nel suddetto elenco.

“Nel ricorso – è espresso nell’appello al CdS –  il Consigliere Comunale Amendola lamentava che il voto espresso nella seduta consiliare dell’11.1.2021 era stato disatteso ed illegittimamente invalidato e che, quindi, era stata compromessa la possibilità del Consigliere Comunale di espletare correttamente il suo mandato ed era stato leso l’interesse dei Consiglieri Comunali (quindi anche il suo) a che l’azione amministrativa del Consiglio Comunale fosse improntato al rispetto dei principi normativi e delle regole del procedimento amministrativo”.

Da ricordare che successivamente, con atto di intervento ad adiuvandum del 7.4.2021 il consigliere comunale Lorenzo Costa chiedeva l’accoglimento del ricorso, mentre con atto di intervento ad opponendum l’associazione I Quartieri ne chiedeva il rigetto.

Il Tar Calabria aveva dichiarato inammissibile il ricorso per difetto di legittimazione attiva del Consigliere Comunale, perché “l’illegittimità lamentata non attiene alla lesione del munus di consigliere comunale”.

Di contro, l’avvocato Procopi nel ricorso odierno sostiene che “la illegittima decisione del Presidente del Consiglio Comunale di disattendere il voto espresso dal Consiglio Comunale e la decisione di riconvocare l’Organo per una nuova votazione, altera l’esercizio delle funzioni dell’Organo e lede la sfera giuridica del Consigliere che ha già votato.

La riconvocazione su un ordine del giorno già validamente votato (e con il raggiungimento di una valida maggioranza), invalida illegittimamente l’esercizio del mandato che il Consigliere Comunale aveva regolarmente espletato.

Nella fattispecie è evidente che la nomina del Presidente del Collegio di revisione è avvenuta in modo del tutto illegittimo, con una fase di parziale riedizione di un procedimento già concluso e di una deliberazione già regolarmente adottata, inficiandosi in tal modo l’esercizio del mandato del Consigliere Comunale”.

In conclusione, il ricorrente Amendola e l’avvocato Procopi chiedono che “il Consiglio di Stato, in riforma della sentenza impugnata, voglia dichiarare la legittimazione attiva del ricorrente e, in via cautelare, sospendere l’esecutività degli atti impugnati ed in particolare la delibera del 24.2.2021 di nomina del Presidente dott. Lacava, nonché la delibera dell’11.1.2021 nella parte in cui ha deciso di rinviare la seduta per effettuare una nuova votazione.

Nel merito, annullare la delibera n. 12 del 24.2.2021, nonché la delibera n. 5 dell’11.1.2021 nella parte in cui è stato deliberato di rinviare la votazione; per l’effetto dell’annullamento richiesto, dichiarare valida la votazione effettuata nella delibera dell’11.1.2021”.

Di rilievo politico la circostanza che il ricorso in appello al Consiglio di Stato, così come quello in prima istanza al Tar Calabria, è stato presentato da un consigliere della maggioranza, come è Andrea Amendola, contro il comune di Catanzaro in persona del Sindaco pro tempore Sergio Abramo, nonché il Consiglio comunale, in persona del Presidente Marco Polimeni.