Massimo Feroleto si è dimesso da Catanzaro Servizi

Alla guida della partecipata dovrebbe subentrare Rosario Munizza, presidente del collegio sindacale

Con una pec riservata, questa mattina il dottor Massimo Feroleto ha comunicato al sindaco Sergio Abramo le proprie dimissioni da amministratore unico di Catanzaro Servizi spa, la società di cui il Comune di Catanzaro detiene la totalità delle azioni.

A Feroleto dovrebbe subentrare il commercialista Rosario Munizza, che finora ha ricoperto ruolo di presidente del collegio sindacale nella stessa società, confermando ciò che era trapelato nei giorni scorsi. Feroleto, che aveva già ricoperto la carica da maggio a ottobre 2017, era stato nominato alla guida di Catanzaroservizi nel luglio 2020, succedendo a Ivano Marino.

Periodi di amministrazione molto brevi, come si può constatare, eppure densi di avvenimenti per la partecipata del Comune. Soprattutto l’ultimo, durante il quale, a fronte dell’ampliamento del contratto di servizio e di un ampliamento di capitale a suo sostegno, si erano venuti evidenziando contrasti tra il manager e l’amministrazione in particolare sulle modalità di espletamento dei servizi cimiteriale dal punto di vista del personale da utilizzare, se interno o su somministrazione di lavoro interinale. Dall’evolversi della vicenda, appare evidente che a rinunciare alle proprie ragioni, come era d’altra parte prevedibile, è stato l’amministratore unico che, comunque, a suo merito può ascrivere di avere avuto buona accoglienza da parte sindacale, nel senso dei lavoratori. Non del collegio sindacale, ovviamente, dal quale proviene il successore in pectore.

Per completare la cornice di un quadro più volte ritoccato nelle passate settimane, occorre ricordare come Ivan Cardamone, componente della giunta Abramo, nel motivare la riduzione volontaria delle sue deleghe per sopraggiunti impegni personali e professionali, abbia di recente rinunciato all’assessorato al Patrimonio conservando quello alle Partecipate, delle quali Catanzaroservizi rappresenta cospicua parte, e sulle quali, evidentemente, Forza Italia, di cui Cardamone è coordinatore cittadino, conferma di detenere la “golden share” avendone espresso in continuità il management.