Comune e debiti fuori bilancio: grande imputata la burocrazia

Molti consiglieri chiedono di vagliare la responsabilità degli autori dei procedimenti istruttori delle pratiche che si votano in Consiglio

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Il sindaco Sergio Abramo è assente ai lavori del Consiglio perché impegnato in un incontro decisivo per risolvere il nodo pontili. I primi due debiti fuori bilancio sono di pertinenza del settore Ambiente. Relaziona pertanto l’assessore Domenico Cavallaro. La vertenza del Comune di Catanzaro verso la Regione Calabria per la tariffa di conferimento dei rifiuti negli impianti regionali nel periodo 1999-2013 è da risolvere con una delibera predisposta dal settore Igiene ambientale per il riconoscimento del debito di 1.872.773,82 euro nei confronti della Regione. Si propone di impegnare 400.000 euro come acconto da imputare sul bilancio 2020; 800.000 da imputare sul bilancio 2021/2022; e successivamente i rimanenti 672.773,36 euro sui successivi bilanci 2023/2024. La presenza dell’assessore stimola i consiglieri Vincenzo De Sarro, Sergio Costanzo, Antonio Ursino, Luigi Levato e Eugenio Riccio a sollevare diversi aspetti critici del servizio di raccolta rifiuti, su inadempienze presumibili nell’attività del gestore e la mancata vigilanza dell’assolvimento del capitolato da parte del settore e della polizia locale, così come per la gestione del verde. Cavallaro difende l’operato del settore anche se non può dilungarsi nelle risposte per via del regolamento che gli impedisce interlocuzioni in sede di dichiarazione di voto. Costanzo sul punto ha una sua teoria: “Cavallaro non è autorizzato a rispondere perché quando lo fa combina danni per la maggioranza”. Riccio: “Ma quale Gettonopoli! Ci sono danni alle casse del Comune ben più gravi nella gestione del verde e della raccolta. I dirigenti preposti al controllo ne devono dare conto”.
Fabio Talarico (Catanzaro con Abramo) ricorda che il Consiglio ha approvato l’atto di indirizzo che assegna alla Catanzaro Servizi la cura del verde. L’assessore è obbligato a seguire il deliberato del Consiglio.
La delibera viene approvata con 14 voti favorevoli e 3 contrari.

È da approvare la delibera per il riconoscimento del debito fuori bilancio delle somme secondo il decreto del Tribunale di Catanzaro del dicembre 2013, e dell’ordinanza (n. 2367/2019) della Corte di Cassazione, relativi al giudizio tra il Comune e la curatela del fallimento Ambiente & Servizi SpA, e alla liquidazione delle fatture per i servizi resi all’amministrazione comunale. Si propone il riconoscimento del debito di 613.511,40 di cui 17.971,50 per spese legali e 595.539, 90 per fatture emesse da imputare al bilancio 2020.
Sul riconoscimento del debito relativo al contenzioso Emilio Fanello Costruzioni verso il Comune con il riconoscimento diretto dell’onorario all’avvocato della parte vittoriosa (cosiddetto avvocato distrattario), interviene Manuela Costanzo (Obiettivo Comune) che prendendo al balzo la nozione di “Sistema Catanzaro” più volte citata da Eugenio Riccio invoca un dibattito del Consiglio sul tema e invita Riccio ad essere più esplicito. Riccio dichiarando il suo voto replica: “C’è l’allontanamento dalla politica della parte migliore della città. Il Sistema Catanzaro non consente il loro impegno, è un fatto culturale che è un portato della cattiva politica. LO stesso dove impera il favore per le cose di base, e consente che in pieno Covid il settore Prevenzione dell’Asp sia chiuso nel fine settimana. I nomi? Basta digitare sul computer…”. E così la parola “massomafia” entra in Consiglio.
La pratica è approvata con 13 voti favorevoli.

Si vota poi sul giudizio della curatela del fallimento Ciat Spa e opposizione alla stima dei beni espropriati per la riqualificazione dell’area ex Gaslini con il riconoscimento del debito delle somme per l’indennità di espropriazione eccedente da depositare alla Cassa depositi e prestiti. Nelle dichiarazioni Sergio Costanzo fa notare che il Consiglio è aperto per la presenza dell’opposizione del gruppo Misto, mentre la maggioranza è in decomposizione. Interviene anche Fabio Talarico: non è esatto quanto sostiene il collega Riccio secondo il quale il Comune è stato assente nel Recovery Fund.  Il Comune ha presentato viceversa progetti in Regione per 22 milioni di euro che sono in valutazione. La pratica è approvata con 12 voti favorevoli.

Filippo Mancuso comunica di volersi dimettere per coerenza politica

Arriva il momento del riconoscimento del debito proveniente dal contenzioso per i lavori di riqualificazione di Villa Pangea (ex Ghiacciaia). Tar prima e Consiglio di Stato hanno condannato il Comune al risarcimento del danno delle spese certe sostenute dalla Caruso Costruzioni SpA e dalla Costruzioni Srl, per la realizzazione di un parcheggio in Villa Pangea. Il settore Grandi opere ha proposto di imputare la spesa di 61.499,32 euro sul bilancio 2020. Interviene il consigliere Lorenzo Costa per chiedere l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulle enormi somme che vengono pagate come debiti fuori bilancio spesso per responsabilità di chi istruisce le pratiche. Oggi più mai è intollerabile quando molti consiglieri comunali si trovano indagati per somme esigue in Gettonopoli. Interviene Sergio Costanzo: “È gravissimo dal punto di vista politico che nessun consigliere, di maggioranza o di opposizione, sia a conoscenza di progetti inviati dal Comune per 22 milioni di euro, come comunicato dal consigliere Talarico”. Interviene Roberta Gallo, che si astiene, per avallare quanto sostenuto dal consigliere Costa e chiede conto dell’attività del settore Avvocatura circa la gran mole di cause in cui il Comune soccombe. Anche Riccio concorda con Costa. Pone il quesito se una ditta in contenzioso con il Comune possa partecipare a successivi bandi. Fabio Talarico parla di errori chiari da parte di burocrati che negli anni successivi vengono premiati per meriti di servizio.
La pratica è approvata con 10 voti favorevoli 4 astenuti 4 contrari.

Nunzio Belcaro chiede lumi sulla possibilità di una Commissione d’inchiesta sui debiti fuori bilancio. La risposta e concorde in tutti coloro che ne sanno di più: c’è già la Commissione che deve valutarli ed è la Commissione bilancio. Si può procedere a una o più sedute della commissione presieduta da Giuliano Renda dedicate in esclusiva all’argomento.
I debiti fuori bilancio corrispondenti ai punti dal numero 8 al numero 17 vengono approvati individualmente per alzata di mano a maggioranza con astensioni variabili.

Infine, l’Assemblea approva in modalità bipartisan due mozioni: una sulla vicenda Sant’Anna Hospital, l’altra per i dehors agli esercizi della ristorazione per tutto il 2021.

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