Buccolieri (Psi): “A rischio il posto di 190 dipendenti dell’AO Pugliese – Ciaccio”

Il partito chiederà un incontro ai vertici aziendali

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“Non può e non deve passare inosservata tra la più totale indifferenza delle  istituzioni, la notizia in ordine alla quale per ben centonovanta dipendenti dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio è pronto il ben servito a decorrere dal prossimo 31 luglio.  Si tratta di infermieri e operatori socio sanitari assunti, attingendo da una graduatoria formata a seguito di manifestazione d’interesse, con contratto covid, per fronteggiare l’emergenza. E infatti  hanno fronteggiato tutte le ondate dei contagi combattendo a mani nudi contro il virus,  sono sempre stati accanto ai pazienti meritandosi, alla stregua di tutti i loro colleghi del Paese, in ragione dello spirito di abnegazione dimostrato, il giusto appellativo di “angeli custodi”.

Ad affermarlo è Gregorio Buccolieri, coordinatore Psi Catanzaro, il quale parlando di questi operatori aggiunge “Come tali, sottoponendosi a turni massacranti, sacrificando anche le proprie famiglie, hanno vegliato sui malati, confortato i nostri cari che in solitudine, lontani (spesso migliaia di chilometri) dai propri affetti combattevano contro questo mostro.  Eppure, queste professionalità, peraltro già formatesi sul campo e tra innumerevoli difficoltà, sembrano non essere più utili per l’Azienda Pugliese Ciaccio che si appresta ad affrontare la stagione stiva con il solito organico largamente sottodimensionato a fronte di un’utenza che esonda sensibilmente dal perimetro del territorio di competenza di un Hub di secondo livello (numerosi infatti sono i pazienti che giungono da tutte le altre provincie calabresi)”.

“Manifestando la propria solidarietà ai lavoratori, – si legge nella nota – sarebbe il caso, dunque, che in attesa di opportuni approfondimenti volti alla stabilizzazione dei lavoratori, si provvedesse alla proroga dei contratti per tutto l’anno 2021 senza che ciò costituisca, in vista delle elezioni regionali, il solito giochino politico che come al solito avrebbe ripercussioni, oltre che sul livello occupazionale, anche sulla pelle dei cittadini catanzaresi e calabresi. Nell’interesse dei quali il Psi chiederà formale incontro al commissario dott. Francesco Procopio al fine di capire le reali intenzioni  dell’Azienda”.

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