Il vicepresidente della Provincia Antonio Montuoro lascia Forza Italia

"Addio dopo riflessioni e travaglio emotivo. Ecco le mie motivazioni"

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    Dichiarazione di Antonio Montuoro, vice presidente della Provincia di Catanzaro

    “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia”. Parto da questa frase di don Lorenzo Milani, grande sacerdote e maestro di vita, per spiegare cosa è sempre stato per me fare politica scegliendo di mettermi al servizio degli altri. Questa premessa è necessaria per articolare un ragionamento, libero da preconcetti e sovrastrutture, che vuole arrivare a delle conclusioni in parte già emerse, ma che in questi giorni circolano annacquate da pettegolezzi e fantasiose ricostruzioni, nonché strumentali fughe in avanti.

    Lascio Forza Italia: il partito in cui ho sempre militato dal primo momento in cui ho iniziato a fare politica. Lo faccio dopo una riflessione ponderata e con forte travaglio emotivo.

    In questo Partito, la cui evoluzione ho seguito anche nella parentesi del Popolo delle Libertà, ho sempre militato con determinazione e convinzione fin dal 2009. Ancora prima di essere impegnato in prima persona, ho sempre portato il mio contributo nella costruzione di un progetto credibile, capace di attirare consensi e radicarsi nel territorio, ottenendo risultati importanti. In Forza Italia ho trovato prima di tutto amici, che hanno condiviso con me un percorso di vita segnato da tante vittorie e qualche sconfitte, un vissuto umano di dolori e gioie, cementato dalla condivisione di percorsi e prospettive politiche, progetti e speranze. Per questo ringrazio il coordinatore cittadino di Catanzaro Ivan Cardamone e tutti coloro  i quali hanno condiviso con me questo percorso. Ma un ringraziamento particolare va al mio coordinatore provinciale, l’on. Mimmo Tallini, persona di grande esperienza politica,  sempre  leale e corretto nei confronti di tutti e che mi ha dato la possibilità di fare politica in Forza Italia raggiungendo nel tempo  importanti risultati.

    Purtroppo questa nostra grande formazione politica da tempo ha smesso di essere il perno del centrodestra a livello nazionale.

    Ci ritroviamo una tornata elettorale dopo l’altra, a perdere consensi ad ogni livello amministrativo, raggiungendo percentuali al di sotto delle due cifre.

    Forse sarebbe stato necessario analizzare anzitempo e approfonditamente le ragioni di questo importante calo puntando maggiormente sulla presenza nei territori e sull’ascolto della gente, per poter riconquistare il consenso perduto. Ci siamo trovati, invece, davanti ad un vuoto pneumatico di idee, di confronto e di prospettive. Per non averli valorizzati abbastanza abbiamo sacrificato generazioni di amministratori locali, compresi tanti giovani, che hanno creduto nella forza innovativa di quel partito.

    A livello regionale  c’è’ bisogno di maggiore incisività per affrontare nel migliore dei modi le tante problematiche dei Calabresi evitando di alimentare campanilismi con azioni che cercano di far perdere centralità al territorio Catanzarese facendo leva su posizioni verticistiche all’interno del partito.

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