De Magistris inaugura la sede regionale e lancia appelli ai delusi del Pd e dei 5Stelle

Saranno 8 le liste a suo sostegno: “Prevedo uno scontro finale tra me e Occhiuto”

Come il Nanni Moretti di “Ecce Bombo” (1978), quello di “giro… vedo gente… mi muovo… conosco… faccio cose”, Luigi De Magistris candidato presidente questa mattina ha inaugurato a Catanzaro la sede regionale della sua campagna alla conquista della Regione Calabria. Mentre il centrosinistra romano come un call center arroventa telefoni per cercare disperatamente un candidato, il sindaco di Napoli è da settimane in tutti i territori della Calabria, gira “tra i comuni, nelle piazze, i vicoli, incontro persone” e compila liste. Dovrebbero essere otto, a domanda ha risposto: quattro a lui direttamente riferibili, quattro della coalizione. Per tagliare la testa al toro delle incresciose e perniciose polemiche, non ci saranno liste di partito ma “siamo contenti che ci siano alcuni partiti che sostengono anche questa coalizione civica che ha all’interno anche forze di partito. Quindi una coalizione civica, popolare e politica, perché civica non significa apolitica, ma solo che non ha appartenenze sistemiche”.

Generico luglio 2021Luigi De Magistris

La sede è, per dirla in termini anagrafico-estetici, un po’ agée, in un palazzotto a due piani su Corso Mazzini, ma rende benissimo per l’apprezzabile dotazione di tre balconi che possono esternare a passanti e automobilisti la vocazione presidenziale dell’ex magistrato esibendo lo striscione a caratteri cubitali “De Magistris presidente”: “Stiamo ascoltando e ci stiamo proponendo. Stiamo scrivendo il programma e ultimando le candidature tra la gente, con la gente, per la gente, per costruire finalmente un’alternativa che mandi a casa il sistema ma che affidi la Regione Calabria a persone oneste competenti libere coraggiose” dice davanti al drappello di reporter e giornalisti che vogliono sapere come intende portare a termine l’impresa e se ritiene di poterlo fare da solo, senza aprire un dialogo vero con il centrosinistra.

“Il dialogo  – ribatte De Magistris – cresce moltissimo con la base con i militanti, con gli attivisti, e anche con esponenti di primo piano sia del Pd che dei 5s che colgono come sia un’opportunità, una realtà, un’opzione vincente la coalizione che abbiamo messo in campo, come la colgono anche esponenti del centro destra che vedono una coalizione una civica vera che fa gli interessi dei calabresi, che vuole gestire in maniera corretta i fondi del Recovery Fund, che vuole garantire  i diritti negati da tantissimi anni, si deve ripartire dai diritti primari, il diritto all’acqua, alla salute, al raccogliere i rifiuti, a un mare pulito, politiche sociali, turismo, cultura. Allora questo non è un tema solo del centro sinistra, è un tema di una regione intera, dei tanti astenuti, dei tanti delusi che pensavano che i 5Stelle potessero rappresentare una novità al governo cosa che poi non è stato”.
De Magistris, tra l’altro ha idee ben chiare sul futuro prossimo: “Credo che sia auspicabile che si vada alla fine a uno scontro politico De Magistris -Occhiuto, questo mi pare che sia ciò che passa in Calabria, mi sembra strani che gli altri non se ne rendano conto. Di quanto tutto questo possa rappresentare un’opportunità per tanti. Io però la dico in maniera ancora più netta, in Calabria non si volta per le regionali, è un referendum, cioè noi rappresentiamo l’unica alternativa per ridare libertà a questa terra, diritti e cambiamento, dall’altra parte c’è la sudditanza, il sistema quel coacervo politico e di interessi che questa terra ha conosciuto, poi può essere un’operazione chiara, come quella di Occhiuto, ovvero si vota il vecchio, ciò di cui si sa, oppure può essere un’operazione mascherata da qualcuno che si dà una verniciatura di nuovo ma che ha dietro tutti gli apparati”.

Chissà se si realizzerà la profezia di Luigi De Magistris, di uno scontro finale con il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto che, da parte sua, in mancanza dello sfidante di centrosinistra, esercita su di lui la sua vis polemica. “Ho sempre – il sindaco non si scompone per questo – per mia formazione professionale e politica rispetto per tutti gli avversari politici che vanno contrastati in maniera democratica nella campagna elettorale e poi battuti nelle urne. Occhiuto rappresenta ciò che già conosciamo, cioè il vecchio sistema che ha già governato che sta governando con Spirlì, e che prima vanno a casa meglio è perché con i danni sono incalcolabili. É anche il brutto il sistema di prebende, clientele, elargizioni, assunzioni che stanno facendo in questo periodo di prorogatio, in cui non c’è un presidente democraticamente eletto dal popolo, in cui si assiste a una sospensione della democrazia in Calabria. Penso che questo in Lombardia non l’avrebbero mai accettato, il governo non avrebbe mai consentito che per un anno ci fosse una vacanza di poteri. Anche questa è una discriminazione nei confronti del Sud. Prima si va a votare meglio è. In ogni modo Occhiuto rappresenta sicuramente il vecchio”.

Insomma, un De Magistris tranquillo, che non si lascia trascinare nella foga polemica anche se, nel suo eloquio piano e un po’ sornione, prova ad offrire ai calabresi le buone ragioni per cui dovrebbero dare fiducia al sindaco di Napoli in esaurimento di mandato: “Portiamo l’esperienza innanzitutto mia personale di dieci anni di prima linea in questa terra, di dieci anni di amministrazione di una grande città, di trent’anni di istituzione: una persona libera onesta coraggiosa competente che ama profondamente questa terra. E accanto a me c’è una squadra di persone che hanno queste caratteristiche, in grado di poter garantire diritti e smetterla con la stagione dei privilegi, delle appartenenze, delle concessioni, del sistema dell’affarismo, dello sperpero del denaro pubblico e dei patti scellerati tra il crimine organizzato politica e affari”.