Salvini: “La Lega sarà il primo partito alle regionali. Liste pulite? Mai avuto problemi e non ne avremo”

Iniziato il tour calabrese del leader del partito

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Ha poca voce, Matteo Salvini, sbarcato a Lamezia Terme nel primo pomeriggio con un volo proveniente da Roma, reduce dai “sobri” festeggiamenti notturni per la vittoria degli Azzurri al Campionato d’Europa, come ha confidato nella conferenza stampa in un lido di Gizzeria. Come d’altra parte testimoniato dalla maglia, più verde che azzurra, numero 13 della nuova divisa disegnata da Armani, donatagli dal romanista Milagn…, pardon, dal milanista Romagnoli.

salvini

Con a lato i fidi Cataldo Calabretta vice commissario Lega e commissario Sorical, Nino Spirlì presidente effe effe, Giacomo Saccomanno commissario regionale, Domenico Furgiuele deputato, Roy Biasi sindaco Taurianova, Salvini ha dato notizia dei suoi rapidi spostamenti in Calabria tra stasera e domani, tra Cosenza, Trebisacce, Maratea (fuori confine) Battipaglia (idem), annuncia che il 13 sarà a San Mango d’Aquino che non sa dove sia, e si volta dalla parte della montagna dove lo indirizza il solerte indice di Spirlì. Con la sua compagna, Ferragosto lo passerà in Calabria, terra bellissima: “Non capisco quelli che vanno a MIkonos, Ibiza. Dall’aereo ho visto un mare bellissimo. A proposito, occorre sfruttarle meglio, mettere su stabilimenti, ombrelloni, chioschi da parte dei tanto giovani imprenditori che si vogliono dare da fare. Non come quelli che si mettono con l’aria condizionata e il reddito di cittadinanza e i ristoratori non trovano chi vuole lavorare. IL reddito di cittadinanza va ripensato”. “Toglilo, toglilo”, gli grida qualcuno dal pubblico.

Passando a temi più squisitamente politici, Salvini tocca l’argomento liste pulite. “Per noi la trasparenza delle liste – dice – è un prerequisito, e qui c’è Roy Blasi che lo ha già fatto e possiamo esportare il suo modello. Fortunatamente non abbiamo avuto problemi, e a differenza di altri non avremo problemi perché chi porta voti e soldi strani le porte della Lega le trova chiuse. Spero che tutti facciano lo stesso”.

Con queste premesse, Salvini si è detto sicuro che “non solo il tandem Occhiuto Spirlì vincerà le elezioni, ma la Lega sarà la prima forza politica di questa splendida terra. Poi avremo tante cose da fare”. Tipo? La sanità, per iniziare: “Restituire ai calabresi agli ospedali calabresi, la sanità calabrese ai calabresi, senza più commissariamenti, anche perché tutti i commissari che hanno nominato da fuori hanno fatto solo danni e peggiorato le cose”.

E, ancora, “il Ponte che unirà Calabria, Sicilia, Italia ed Europa sarà una delle opere pubbliche più belle del mondo, che porterà l’ingegneria italiana a essere conosciuta in tutto il mondo, e su questo come Lega andremo fino in fondo, perché significa lavoro e la Calabria non ha bisogno di assistenza ma di lavoro per i suoi giovani. Non si possono investire miliardi per l’alta velocità per fermarti a Reggio Calabria, poi metterti in coda, prendere il traghetto e poi ripartire. Non facciamo ridere”.

Tornerà, Matteo Salvini. Promette di farlo non solo prima delle elezioni, come fanno tutti, ma anche dopo: “Non ci basta solo rivincere le elezioni regionali o ottobre ma le vogliamo stravincere, con la Lega forza trainante del cambiamento, del rinnovamento, del futuro, del lavoro, dei giovani. Io ci metterò l’anima perché la Calabria in Italia e nel mondo sia conosciuta per la bellezza, per i giovani e non per il malaffare, la Calabria è vita, lavoro e speranza”.

Dopodomani, però, il leader della Lega sarà nuovamente a Roma, in Parlamento. C’è da bloccare o anche solo correggere il ddl Zan. Nessuno vuole contrastare il libero amore, “ma non si può parlare di transizione di sesso ai bambini. I bambini lasciamoli stare, con le loro mamme e i loro papà”. Un accenno al tema sbarchi: “L’unica emigrazione che ci piace è quella di ritorno dei giovani calabresi laureati e non che faranno ritorno in regione, altro che barconi e barchini”.
Semplifica, Salvini. Lo fa bene. I suoi, sotto i gazebo smossi dal vento caldo dell’estate, lo applaudono convintamente.

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