Elezioni regionali, Tassone: “Quando viene meno l’orgoglio dell’appartenenza muore la politica”

"Nessun confronto su programmi, nessuna ricerca di soluzioni condivise"

La profonda crisi della politica – scrive l’ex deputato catanzarese Mario Tassone – si è avvertita tutta nella fase preparatoria delle liste per le elezioni regionali della Calabria. Non si era mai assistito a un fenomeno di deflagrazione di così forte intensità che ha spazzato via le residue passioni che sono alla base della dialettica. Quando viene meno l’orgoglio dell’ appartenenza muore la politica. Nessun confronto su programmi, nessuna ricerca di soluzioni condivise. Non ci sono più le idee forti che sono la cifra delle scelte, ma solo un dispendio di energie per le candidature e per le eventuali elezioni. Non c’è la giusta ambizione per servire ma prevale solo l’interesse personale.

Se i fermenti ideali si stemperano anche le speranze dei cittadini sono disperse nel tritacarne di un sistema che non rispetta l’Uomo, ferisce le istituzioni, incatena i processi di evoluzione civile. Uno spettacolo non esaltante quello visto di aspiranti candidati alla ricerca di collocazione in liste convenienti elettoralmente.Nessun interesse a trovare sintonie progettuali,ideali ed etici: uno schema passato di moda e gli occhi sono rivolti all’indietro. Così si “scansa” il futuro e non si affrontano i temi di una terra che ha bisogno per il suo sviluppo di mobilitare le tante energie sane. Ma senza politica tutto ristagna e degrada.

Vi sono stati esponenti di partiti strutturati che hanno svolto la funzione di “collocatori “ colmando i vuoti di altre liste. Un successone non raggiunto dai “navigator” (quelli reclutati per il reddito di cittadinanza). Rimane il rammarico per la frammentazione del centro. Hanno vinto gli individualismi. Mi auguro che la gestione della Regione faccia dimenticare i limiti della formazione delle liste su descritte e ci si incammini lungo un percorso in cui la Calabria ritrovi dignità nel solco della sua storia migliore. Non è facile abbattere i tanti santuari degli interessi consolidati,delle rendide parassitarie, disboscare la selva di tanti privilegi di un mondo che si è servito della politica e l’ha umiliata. Bisogna votare i candidati che hanno idee e intendono costruire.La sfida per un’area moderata non si ferma. Continua la battaglia perché i calabresi siano messi in condizione di appropriarsi del proprio tempo e sloggiare i tanti abusivi che ancora si sono dati appuntamento.Facciamo saltare questo appuntamento e iniziamo una nuova storia”