Catanzaro, Corsi: “Mense Scolastiche e deficit richiedono controllo”

Il consigliere comunale del gruppo misto: "Un controllo che faremo personalmente"

“Sui bambini di questa città ed anche sugli anziani non sono ammessi errori, tanto meno scherzi di cattivo gusto.
Quanto avvenuto nel primo giorno di ripresa del servizio mensa negli istituti scolastici della città, e ci auguriamo sia stato un episodio unico ed irripetibile, riporta nei termini di maggiore attenzione quanto avevamo avuto modi di segnalare in ordine al bando di gara delle mense scolastiche cittadine”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale del Gruppo Misto Antonio Corsi.

“Ci riferiamo nel concreto – sottolinea – alle premialità previste, quelle che riguardano i cosiddetti prodotti a chilometro zero, oltre al pescato di prossimità, senza avere peraltro effettuato un discrimine sui prodotti ittici che possono essere forniti ad una mensa scolastica. Avevamo altresì esposto il dubbio di una lievitazione dei costi a carico delle famiglie per delle scelte di composizione del menù che non si conciliano con una gara aggiudicata al massimo ribasso, salvo che non si accetti il compromesso su una qualità premiata e potenzialmente farlocca.
Non è più tempo di fare sconti su una gestione delle mense scolastiche che al primo esordio appare claudicante, soprattutto per il motivo che la tutela dei bambini richiede responsabilità e controllo. Per questo non mi esimerò dal fare controlli a sorpresa nei diversi plessi scolastici al fine di valutare la congruità dell’offerta prevista da capitolato e la qualità del servizio offerto”.

Quanto avvenuto specifica Corsi “deve restare un fatto episodico ed esclusivo, così come non è assolutamente consentito che le famiglie catanzaresi debbano ancora incontrare difficoltà sull’uso della piattaforma di prenotazione dei pasti quotidiani, tanto che sarà opportuno rivedere le forme ed i tempi di scelta del menù proposto.
La qualità e la garanzia sanitaria restano elementi non derubricabili, rispetto ai quali l’Amministrazione comunale non può e non deve essere nemmeno in ipotesi accomodante, quando è in gioco la tutela della parte più fragile della sua popolazione, i bambini giusto per essere chiari.