Un anno fa la morte di Jole Santelli. Minuto di silenzio in Cittadella. Anche il Senato la ricorda

Le parole commosse della presidente dell'assemblea di Palazzo Madama Casellati: "Difficile confrontarsi con la tua assenza"

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    A un anno esatto dalla scomparsa della governatrice Jole Santelli è stata una giornata particolare anche per la Cittadella Regionale sede della Giunta dove ha governato seppur per pochi mesi e che oggi e a lei intitolata. A mezzogiorno un minuto di raccoglimento. Tutte le attività di Palazzo Santelli si sono interrotte per rendere omaggio alla prima presidente donna della nostra regione scomparsa prematuramente dodici mesi fa.

    Ma anche nella capitale si è ricordata Jole Santelli: “Oggi ci ritroviamo in Senato insieme alle tue sorelle, a colleghi, amici ed esponenti del mondo della politica e delle istituzioni per darti il nostro più grande abbraccio. Per ricordare quanto sia stata e sia oggi importante
    la tua testimonianza. Perché, cara Jole, tu per noi sei uno straordinario esempio di coraggio e di servizio alla comunità. Passione, competenza e visione. Queste tre parole sono sempre state il tuo motto, nella carriera professionale come in quella politica”. Lo ha detto la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, aprendo il convegno in commemorazione dell’ex presidente della Regione Calabria Jole Santelli, organizzato in Senato dalle sorelle Paola e Roberta e dal gruppo di Fi.

    Un intervento durante il quale in alcuni momenti la voce di Casellati si è incrinata per la commozione. “È stato davvero difficile confrontarsi con la tua assenza – ha detto Casellati nel discorso in cui si è rivolta direttamente a Jole Santelli – Lo è stato per chi, come me, conosceva e amava la Jole privata accanto alla Jole pubblica. Ma lo è stato anche per la tua comunità, la Calabria, che improvvisamente ha perso una grande guida e un solido punto di riferimento”. “L’impegno pubblico – ha proseguito – era per te una filosofia di vita. Più di venticinque anni di militanza partitica, vent’anni alla Camera dei deputati, cinque come sottosegretario. Un lungo cammino che ti ha visto combattere per portare avanti le idee di un progetto liberale, moderato e cattolico. Con quel rispetto istituzionale che per te ha sempre significato apertura al dialogo e al confronto. Senza però mai cedere di fronte alle proprie posizioni. Lo hai dimostrato chiaramente nei tuoi otto mesi come primo presidente donna della Regione Calabria”.

    “Un’avventura trascorsa in trincea – ha detto ancora la presidente del Senato – in una condizione di emergenza pandemica senza precedenti, a combattere per dare una guida unitaria ad una sanità regionale “dalle mille teste”, fortemente indebolita da anni di commissariamento. E insieme ad evitare il tracollo economico e sociale di un territorio dalle mille fragilità. Anche di fronte a questa prova, non hai mai perso la determinazione e l’ottimismo. Fin dal tuo primo intervento in Consiglio regionale hai detto: “Usciremo da questa emergenza. Lo faremo sicuramente perché ogni crisi ha una sua rinascita, ma dobbiamo essere convinti che dopo ci sarà un’altra Calabria, soprattutto dal punto di vista economico”. “Avevi un grande progetto – ha aggiunto – per questa Regione dalle grandi debolezze e dalle straordinarie potenzialità. Infrastrutture, classe dirigente, turismo erano le tue priorità. Perché ritenevi che fosse urgente superare quello che definivi “l’apparentemente eterno, quasi fatale, ruolo perdente del povero Sud”.

    E volevi riconciliarlo con il Nord. Affrontare i problemi del Sud significava per te riunificare l’Italia”. “Io penso che dovremo tutti trarre esempio dal tuo coraggio, dalla tua determinazione e passione civile – ha concluso Casellati – così come dovremmo impegnarci per fare sì che il tuo progetto di rinnovamento per la Calabria possa proseguire. Tu una rivoluzione importante l’hai incominciata, Jole, e spetta a noi ora proseguire l’opera”.

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