Consiglio comunale di Catanzaro breve e liscio come il velluto


Approvate in mezzora le pratiche, unico sussulto lo sfogo irruento del consigliere Gironda per il ritardo nell’inizio dei lavori

Preceduto da una lunga riunione di maggioranza nella sala Giunta di Palazzo di vetro, si è aperto con il consueto ritardo orario il Consiglio comunale convocato dal presidente Marco Polimeni sulla base di un ordine del giorno molto tecnico, fortemente sbilanciato sulla trattazione di pratiche di ordine contabile. L’assemblea cittadina si è svolta poche ore dopo l’apprendimento (e relativa apprensione) da parte di molti dei consiglieri presenti della decisone del gip di rigetto della richiesta del pm di archiviazione della loro posizione nell’inchiesta Gettonopoli per tenuità del fatto.

Non ci sono elementi per correlare i due fatti, la riunione pre consiliare e la pronuncia del giudice: di sicuro invece Abramo e consiglieri di maggioranza hanno discusso sulle mosse di avvicinamento alla revisione di giunta che viene data per certa nella sostanza ma ancora ballerina nei tempi. Anche perché si avvicina l’ultimo ostacolo tattico alla manovra, rappresentato dalla nomina degli assessori regionali da parte del presidente Roberto Occhiuto in attesa di proclamazione, segnale orientativo per molti consiglieri che si sono spesi in prima persona nella campagna elettorale.

La seduta, quando in effetti erano passati 90 minuti dall’orario di convocazione, è stata preceduta da una vibrante e tonitruante protesta del consigliere Francesco Gironda, fresco arrivato nel gruppo di Obiettivo Comune, contro il ritardo nell’inizio dei lavori. Una vera e propria arringa contro un supposto strapotere da parte del presidente Polimeni di cui viene investita in prima persona la segretaria dottoressa Sica in quanto “più alta autorità presente”.

Consiglio Comunale 26 ottobre 2021

Ore 15,37: Polimeni invita la segretaria generale Vincenzina Sica a verificare le presenze con il relativo raggiungimento del numero legale. Con 18 presenza la seduta è valida. Polimeni legge la nuova composizione dei gruppi, con l’ufficialità del passaggio di Gironda dal Misto a Obiettivo Comune e di Antonio Angotti e di Giuliano Renda da Forza Italia al Misto.

Viene letto il dispositivo del primo punto all’ordine del giorno, riguardante la variazione al bilancio di previsione finanziario 2021-23 e relativi allegati; applicazione di quota parte di avanzo di amministrazione 2020, fondi statali a finanziamento del Piano per la coesione territoriale e del Piano sulla mobilità sostenibile, iscrizione del cofinanziamento di progetto sociale e rettifiche contabili. Il Consiglio approva con 11 voti favorevoli e 3 astenuti.

Il terzo punto riguarda una pratica di risarcimento danni a privati, con autorizzazione alla stipula di atto transattivo per l’occupazione illegittima di immobili occorsi per realizzare negli anni Ottanta del nuovo palazzo di giustizia Ferlaino, in ottemperanza a una sentenza 2019 del Tar Calabria.

In dichiarazione di voto il consigliere Lorenzo Costa (Officine del Sud) nell’annunciare il suo voto contrario chiede spiegazioni al presidente Polimeni e alla segretaria Sica per i continui e notevoli esborsi che escono dalle casse comunali per soddisfare il pagamento di debiti fuori bilancio.

Nel mentre fa il suo ingresso in aula il sindaco, interviene Fabio Talarico (Catanzaro con Abramo) per chiarire come le pratiche di transazione passano prima dal tavolo di giunta e vengono poi proposte al Consiglio. Si parla di un esproprio avvenuto fuori tempo rispetto a quelli di legge nel 1983 che trova oggi riconoscimento con un pagamento ridotto rispetto al quasi milione e mezzo stabilito in sentenza.

Con 11 voti favorevoli, 1 contrari e tre astenuti il Consiglio approva.
Con simili votazioni, nell’assenza quasi completa dell’opposizione e di molte nella maggioranza, l’Aula ha approvato per chiamata nominale le altre quattro pratiche di riconoscimento debito fuori verso privati.

Alle 16, 08 il presidente Polimeni chiude la seduta.