Roberto Occhiuto e la sua presidenza: i dieci giorni che faranno la Giunta

Dopo la proclamazione prende subito possesso dei suoi uffici alla Cittadella. I problemi urgono, più del nodo assessori e dell’incognita vicepresidente: ma sarà risolto tutto, assicura, nei tempi stabiliti dallo Statuto

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Roberto Occhiuto ha sperimentato il suo primo codazzo – o assembramento, con termine meno dottor Terzilli e più generale Figliuolo – da presidente della Regione Calabria quando, poco dopo mezzogiorno in leggero anticipo rispetto al programma, si è presentato davanti il Palazzo di giustizia di Catanzaro per la cerimonia di proclamazione da parte dell’Ufficio centrale elettorale centrale. Dopo le dichiarazioni ai microfoni, ha rapidamente raggiunto il primo piano, dove in una delle Aule di udienza ha ascoltato il dottor Paolo Arcadia pronunciare la formula e i contenuti della proclamazione: “L’Ufficio visti gli articoli … dichiara che la lista regionale numero 2 avente quale candidato come presidente della Giunta regionale della Calabria Roberto Occhiuto ha riportato nell’intera Regione la maggiore cifra elettorale regionale pari a numero 430828 voti validi. Pertanto proclama eletto presidente della Giunta regionale della Regione Calabria il candidato Roberto Occhiuto il quale fa parte del Consiglio regionale.

occhiuto

Successivamente l’Ufficio centrale regionale accerta che la lista regionale avente quale candidata presidente Amalia Cecilia Bruni ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore a quello della lista regionale avente la maggiore cifra elettorale regionale. Pertanto proclama eletta consigliera regionale la candidata Amalia Cecilia Bruni”. Poi l’applauso dei presenti, il saluto di Occhiuto al presidente dell’Ufficio, e la firma del verbale di proclamazione.

Subito dopo Occhiuto ha lasciato la Corte d’Appello per recarsi in Cittadella regionale, per il passaggio di consegne con il facente funzioni Nino Spirlì e prendere possesso dei suoi nuovi uffici, da qui ai prossimi cinque anni.

Nel frattempo, come ha detto ai giornalisti al suo arrivo, dal giorno del voto non è stato con le mani in mano. Anzi. Ha fatto in un certo senso valere la sua caratura di uomo ormai inserito nei meccanismi nazionali della politica e anche in alcuni ambiti internazionali, e da quelli non intende per nulla allontanarsi, come d’altra parte, e in misura dichiaratamente maggiore, è stato nelle intenzioni di Jole Santelli che l’ha preceduto. Per questo ha attivato la rete di conoscenze, sue personali e dei circuiti politici e istituzionali, con le leadership politiche nazionali per aprire una nuova stagione in Calabria comportante un processo di cambiamento che ha bisogno di tempi medio lunghi, ma di cui spera di rendere visibili i primi risultati entro pochi mesi. Occhiuto vuole da subito aggredire i problemi che urgono, non c’è tempo da perdere: a parte l’allerta meteo, alcuni bandi dell’Unione europea stanno per scadere, c’è da verificare le procedure che riguardano 69 milioni di euro oggetto di contestazione da parte della Comunità europea, occorre rispondere ai rilievi dell’UE su alcune procedure di infrazione, c’è da selezionare i 40 esperti capaci di affiancare e sostenere la burocrazia regionale nella delicata fase di attuazione del Pnrr. Intanto, ha riferito di avere chiesto sia al ministro della Salute sia al ministro dell’Economia quanto è nelle loro dirette competenze e che spera che si affrontato positivamente in uno dei prossimi Consigli dei ministri: la sua nomina a commissario della Sanità, insieme a uno o più sub commissari di cui ha già dato se non identikit sicuramente indicazioni precise, e, richiamandosi a una recente pronuncia della Corte costituzionale, di dotarlo di mezzi adeguati in fatto di risorse umane e materiali.

La giunta regionale sarà definita nei tempi stabiliti dallo Statuto: “Saranno persone per bene, capaci di aiutarmi, sarà la mia squadra. Non è il problema che mi impegna di più”. Forse non è un problema che toglie il sonno al neo presidente, ma qualche pensiero sicuramente gli dà, perché sa, Occhiuto, che si governa non solo con l’esecutivo, ma anche con i partiti e, possibilmente, con l’accordo più possibile ampio, con i territori che rappresentano. I tempi stabiliti dallo Statuto sono presto detti: l’articolo 33 impone che entro dieci giorni dalla proclamazione il presidente nomini il vice presidente e i componenti della Giunta, mentre la prima seduta di Consiglio regionale, alla quale è prassi che la Giunta si presenti al completo, è regolata dall’articolo 19, primo comma : “Il Consiglio regionale tiene di diritto la prima adunanza non oltre il primo giorno non festivo della terza settimana successiva alla proclamazione degli eletti, su convocazione del Presidente del Consiglio uscente”. Il comma 4 dell’articolo 33 inoltre prescrive che: “Nella prima seduta successiva alla elezione del Presidente del Consiglio e dell’Ufficio di Presidenza, il Presidente della Giunta presenta il programma di governo e da comunicazione della nomina dei componenti della Giunta”.

Richiesto circa la conferma di Spirlì, Occhiuto dribbla: “Lo saprete quando annuncerò la Giunta. Sono stato sostenuto dai partiti, ne ho rispetto, ma faremo la migliore squadra possibile per la Calabria”. Insomma, non è una conferma del ticket quale era stato presentato in campagna elettorale, né una sua smentita. Ma non si può dire che il pronunciamento sia a metà, tendendo leggermente verso il secondo piatto della bilancia. Inutile dire che questo, della conferma di Spirlì quale vice o meno, sarà uno degli ostacoli che Roberto Occhiuto è chiamato a superare, e che trova intralci sia all’esterno che all’interno della Lega.

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