Associazione I Quartieri: il Consiglio comunale si occupi di parchi eolici e dica no

"Abbiamo formalmente inviato richiesta alla presidenza del Consiglio per l’adozione di un “ordine del giorno” ad hoc

La recente modifica della Costituzione degli articoli 9 e 41, accanto a quella dell’ambiente, attribuisce alla Repubblica la tutela della biodiversità degli ecosistemi. Lo ricorda Antonio Nisticò coordinatore cittadino Associazione I Quartieri

In tale ambito, viene introdotto un riferimento all’interesse delle future generazioni, espressione utilizzata per la prima volta nel testo costituzionale. L’ambiente viene quindi inteso nella sua accezione più estesa e sistematica: quale ambiente, ecosistema, biodiversità. Si è passati dalla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione, richiamato dal secondo comma dell’art. 9 ad una visione più ampia del valore ambientale e della sua protezione anche in relazione ad interessi e progetti di ordine economico.

Il recente intervento legislativo con la modifica dell’articolo 41 della Costituzione in materia di esercizio dell’iniziativa economica introdotto nel secondo comma, stabilisce che l’iniziativa economica privata non possa svolgersi in danno della salute e dell’ambiente, andando in premessa a quelli già vigenti, ovvero la sicurezza, la libertà e la dignità umana. Viene restituito al legislatore la possibilità di indirizzare e coordinare l’attività economica, pubblica e privata, a fini non solo sociali, ma anche ambientali.

L’ambiente e la salvaguardia da speculazioni dal fine meramente economico ritorna al centro della cosiddetta “agenda” Mattarella e tocca direttamente le vicende e le scelte anche future della città di Catanzaro, che oggi non può assistere come spettatore assente, al pari del suo Consiglio comunale alla possibile creazione di un parco eolico marino davanti alla sue coste.

Il mare Jonio e tutto l’ecosistema è un patrimonio unico imprescindibile anche della città di Catanzaro e, quello che potrebbe sembrare un investimento di vantaggio per il futuro, anche alla luce della riconversione delle fonti di energia deve trovare un suo punto di equilibrio e di sostenibilità economica, che oggettivamente oggi in Calabria non sembra esserci.

E’ per questo che abbiamo formalmente inviato richiesta alla presidenza del Consiglio comunale di Catanzaro per l’adozione di un “ordine del giorno” che vieti l’istituzione di parchi eolici nelle acque territorialmente di pertinenza del demanio marittimo del comune capoluogo di regione.

L’auspicio è che l’approvazione, magari all’unanimità dell’assemblea cittadina, dell’odg “No parchi eolici” sia un momento di difesa del nostro mare, della tutela della filiera della pesca, della ricettività turistica locale, del patrimonio ambientale quello che ormai da oltre dieci anni aspetta ancora la realizzazione di un depuratore, che sia degno di tale nome.

Un qualcosa sparito dal futuro nonostante un decennio ininterrotto di governo locale, dove ruderi ed incompiute si moltiplicano e si dilatano irresponsabilmente nel tempo e sul territorio del quartiere marinaro, dove un parco eolico non pensato e non voluto da nessuno, non deve farci dimenticare il quotidiano ed un “porto” ormai ridotto ad un cimitero di anonime banchine, sia pure incorniciate da un contesto artistico e colorato.