Ne vedremo dei belli

Il consigliere catanzarese Pisano in forma(to) super sui manifesti inaugura in chiave blues la campagna, a rischio emulazione. Un sondaggio leghista assegna ottima performance a Donato

Posa di tre quarti, cravatta rossa e robuste bretelle sotto blazer blu, profilo leggermente convesso, sguardo rivolto verso l’esterno.

Sullo sfondo il grigio e il rosato di Palazzo De Nobili, sede del Comune di Catanzaro come lavagna per scrivere ‘Yes I Know My Way’, titolo di Pino Daniele che vuol dire ‘Sì, conosco la mia strada’. Giuseppe Pisano, consigliere di maggioranza, lancia così, su cartelloni stradali affissi nei punti cruciali dell’intero territorio cittadino, il suo messaggio pre elettorale caricandolo di un significato niente male se lo si correla a quanto segue nel testo di Daniele: ‘Mo’ nun me futte cchiù’.

Inutile tradurre, perché il napoletano lo capiamo un po’ tutti, e pleonastico spiegare a chi possa essere indirizzata l’avvertenza, considerata la produzione mediatica ultima e le più recenti dichiarazioni d’aula del consigliere: “La frase ‘Conosco la mia strada’ ripercorre la mia vita, perché ho sempre saputo dove andare”.

Certamente con qualche deviazione dal percorso prestabilito, considerato che il Pisano ha esordito una decina d’anni fa in politica da battagliero esponente di Sinistra Ecologia Libertà (Nicki Vendola, remember) per poi bruscamente cambiare verso destra.

“Sì, ma ciò non toglie che non sono mai stato condizionato nelle mie scelte, sempre portate avanti con convinzione. È un nuovo inizio, deve tornare in campo la politica”.

Di più Pisano non dice se non dare una indicazione generale sull’approccio alla campagna elettorale “fondata sui contenuti, su quanto ciascuno può dare alla politica. Sono pronto a spendermi di nuovo per il bene della città, tornando a ripensare all’interesse pubblico, mentre finora è prevalso l’interesse privato perlomeno per un 95 per cento”.

Piuttosto, non è da escludere che l’uscita di Pisano sia il preludio di una rincorsa all’emulazione sia mediatica che politica. Vedremo probabilmente profili e pensosi sguardi in formato 6 per 3 ciascuno di altri aspiranti consiglieri ciascuno rivelando le sue preferenza musicali.

Così come quella di Pisano può essere considerata la prima esplicita professione di discontinuità “operativa” nell’ambito della vecchia maggioranza, passando dalle retoriche fumosità alle dichiarazioni d’intenti. Non è più un mistero l’attrazione fatale suscitata in larghi strati della vecchia maggioranza consiliare verso la proposta trasversale di Valerio Donato.

In proposito, anzi, pare circoli un sondaggio di provenienza Lega Calabria che assegna al professore di “Rinascita” un margine di consensi più che sufficiente a salire il primo essenziale step dell’approdo al ballottaggio, meglio di qualunque altra proposta concorrente.