Nomina Bruno Gualtieri commissario della Authority Acqua e Rifiuti è immediatamente esecutiva

I buoni auspici per la depurazione e per lo stato dei mari

Come si dice in questi casi, questa mattina al dodicesimo piano della Cittadella di Catanzaro intervista a tutto campo del presidente delle Giunta regionale della Calabria Roberto Occhiuto. I giornalisti, convocati per apprendere direttamente dalla principale fonte il nome del commissario chiamato a gestire la fase iniziale dell’Autority Rifiuti e Risorse idriche della Calabria, hanno allargato il ventaglio delle domande su altre questioni sul tappeto, compresa la prossima competizione elettorale amministrativa della città capoluogo. Sorpresa sull’identità del Commissario.

“Sto per firmare il decreto di nomina del nuovo commissario – ha esordito il presidente – che si occuperà della gestione dei rifiuti e dell’idrico: si tratta di Bruno Gualtieri che è stato uno dei protagonisti del governo dell’Ato di Catanzaro, quello che ha meglio funzionato e che ha prodotto, unico caso, iniziative che possono essere finanziate con i fondi del Pnrr. Ho ritenuto di premiare, quindi, le competenze, il merito e di affidare a lui la gestione come commissario di questa nuova autorità che abbiamo costituito”. Gualtieri, già dirigente generale del Dipartimento regionale Ambiente sotto la presidenza Scopelliti, è poi transitato al Comune di Catanzaro dove per lungo tempo, fino alla sua entrata in quiescenza, ha guidato il settore Ambiente e Igiene del territorio con particolare attenzione al miglioramento del ciclo dei rifiuti nell’Ato di competenza. E, tra parentesi, instaurando un rapporto dialettico se non molto critico nei confronti della successiva gestione ambientale della Regione sotto la presidenza Oliverio.

Di lui Occhiuto oggi dice: “Con Gualtieri ho già parlato e abbiamo già ragionato sulle prime attività da svolgere per evitare che i problemi che da vent’anni riscontriamo in materia di rifiuti si possano ripetere. Non è una persona con la quale io avevo consolidato rapporti nel corso degli anni, nel senso che so che è stato direttore generale anche qui in Regione ma mi ha colpito per le sue capacità e soprattutto ho giudicato i risultati dell’Ato di Catanzaro che lui ha contribuito a governare e se ci sono buone pratiche e giusto che vengano non solo premiate ma messe nella condizione di poter essere estese anche agli altri ambiti”.  Parole che suoneranno come musica alle orecchie di Sergio Abramo, sindaco uscente di Catanzaro che non aveva ultimamente manifestato perplessità sulla costituzione dell’Ato unico regionale che in un certo qual modo mette nello stesso calderone le buone pratiche dell’Ato rifiuti di Catanzaro con quelle pessime degli altri ambiti. In ogni modo, anche la nomina di Gualtieri sembra conferire sostanza alle voci di rinnovata sintonia tra Occhiuto e Abramo, dopo la delusione di quest’ultimo per la mancata candidatura presidenziale, a lungo coltivata. Tutto passato, dunque, anche perché, a detta di Occhiuto: “Il commissario si metterà al lavoro oggi stesso perché l’impegno – ha aggiunto Occhiuto – è quello di evitare che già quest’estate si abbiano nelle nostre strade cumuli di immondizia quando, invece, in quelle stesse strade dovrebbero starci i turisti invece che la spazzatura.

Il commissariamento è previsto fintanto che non si costituiscono gli organi ovvero il comitato direttivo, il collegio dei revisori, il direttore generale. Probabilmente nei prossimi giorni si nominerà anche il direttore generale perché la mia idea è che ci sia un commissario che si occupi intanto dei rifiuti, che rappresentano una gravissima emergenza per la Calabria: non possiamo pagare 320 euro a tonnellata perché spediamo i rifiuti in Svezia. Questa figura dovrà occuparsi prevalentemente dei rifiuti e della supervisione di tutte le attività legate ai rifiuti e all’idrico. Poi vorrei un direttore generale che abbia come dire delle competenze e dell’esperienza sull’idrico più che sui rifiuti quando fra qualche mese, pochissimi spero, si costituiranno gli altri organismi il commissario non ci sarà più”. Il direttore sarà nominato a seguito di una procedura a evidenza pubblica: “si farà un avviso e si sceglierà chi dimostrerà di avere queste competenze. I tempi? Avete visto che i miei sono ordinariamente molto veloci. Spero si arrivi al più presto ma dipende anche dal lavoro che faranno gli uffici”.

Notizia anche sul campo parallelo della depurazione. “Sono state già avviate tutte le procedure per lo smaltimento dei fanghi a cura della Regione nel tratto che va da Tortora a Nicotera. Questo consentirà ai nostri depuratori che ora hanno vasche ricolme di fanghi di funzionare al meglio. Abbiamo già progettato una pulitura straordinaria dei fiumi e dei fossi che si farà a maggio. Stiamo progettando anche degli interventi per ridurre l’inquinamento portato a mare dai torrenti. C’è molto da fare in prospettiva perché vanno collettati tanti Comuni che non lo sono, però stiamo compiendo un intervento in emergenza nel tratto più inquinato delle nostre coste per ridurlo già nella prossima estate per avere un mare già al quaranta-cinquanta per cento più pulito.

“Il nostro obiettivo è quello di spingere moltissimo sulla raccolta differenziata, sugli impianti di riciclo” – ha detto, ancora, il presidente della Regione Roberto Occhiuto. “Il compito di chi governa la Regione – ha aggiunto Occhiuto – è occuparsi della soluzione dei problemi negli scenari avversi. Poi è chiaro che l’obiettivo in prospettiva è fare in modo che tutti i rifiuti siano smaltiti dalle popolazioni che li producono con impianti ecologici e che favoriscono l’economia circolare”. Il presidente della Regione ha risposto anche alle domande sul dibattito relativo alla situazione degli impianti di smaltimento. “Il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro – ha detto – si fa perché attualmente quella struttura ha tecnologie obsolete, che non garantiscono allo stato che non ci sia inquinamento. Il nostro obiettivo è quello di azzerare l’inquinamento, attraverso tecnologie più moderne, e siccome tecnologie più moderne possono rendere più performante quel termovalorizzatore, vedremo quale sarà il fabbisogno in regione. Se ci sarà necessità se ne farà anche un altro, però il nostro modo di procedere non dev’essere quello di moltiplicare i termovalorizzatori, ma di moltiplicare le attività per arrivare a una gestione dei rifiuti che sia ecologicamente sostenibile, quindi attraverso impianti di riciclo e incentivi alla raccolta differenziata”. “Purtroppo – ha sostenuto ancora Occhiuto – tutte queste attività non si realizzano in pochi mesi: aumentare il livello di raccolta differenziata della provincia di Crotone o della provincia di Reggio, che sono le due province con i tassi più bassi di raccolta differenziata in Italia, è una cosa che mi auguro si possa fare in poche settimane ma probabilmente ci vorrà qualche anno. E intanto che facciamo, ci teniamo i rifiuti in mezzo alla strada?”.

Ci sono realtà come Paola e Fuscaldo con problemi ancora più grave perché lì stiamo riscontrando anche strutture pubbliche non colettate che provocano inquinamento non arginabile nemmeno con il funzionamento dei depuratori. Devo dire che sono molto soddisfatto per la collaborazione interistituzionale che si è prodotta su questo tema per le iniziative delle procure della Repubblica, del comando generale dei carabinieri. C’è grande attenzione da parte delle istituzioni sul problema della depurazione, e questo mi pare un buon punto di partenza. È positivo che quest’anno la Regione e le altre istituzioni si siano occupate di questo problema da novembre, quando fino a poco tempo fa si arrivava a giugno e a luglio senza poter più fare nulla. Spero che da giugno il mare sia già più pulito”.