I candidati a sindaco a confronto con i titolari di farmacia di Catanzaro

Utile dibattito che impegna la prossima amministrazione a un maggiore e continuo dialogo con la categoria

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Continuano i confronti vis a vis tra i candidati a sindaco di Catanzaro, sollecitati a turno da organi di informazione, da associazioni e da organismi intermedi, di categoria e professione. Questa mattina sono stati i titolari di farmacia, riuniti in Federfarma, a chiamare i sei aspiranti alla fascia tricolore, invitandoli nella sala consiliare della Provincia. In cinque hanno risposto, e della partita avrebbe fatto sicuramente parte Wanda Ferro se la sua agenda non fosse già occupata dall’incipiente arrivo della leader di partito.

La parlamentare, in lizza per Fratelli d’Italia, non ha mancato di far giungere un messaggio, insieme di rammarico per l’assenza e di attenzione ai temi oggetto dell’incontro, sintetizzati già nella locandina: “La valorizzazione della farmacia come presidio territoriale di prossimità”.

In questi due ultimi anni passati a fare i conti con l’epidemia virale, non c’è infatti chi non abbia potuto trovare ulteriore conferma del ruolo primario delle farmacie come parte integrante del sistema sanitario regionale e del farmacista come professionista della sanità, prossimale e competente. Basterebbe in proposito valutare degnamente il dato portato dal presidente di Federfarma provinciale, Enzo De Filippo, sulle 130 mila dosi di vaccino anti Covid somministrate in Calabria. Da notare tra l’altro che, nel periodo di maggiore impegno pandemico, considerata la difficoltà fisica di incontro tra cittadini e servizi medici territoriali e ospedalieri, sono state spesso le farmacie a fungere da front office sanitario e come sia stata proprio la maggiore sollecitazione proveniente dall’incrementata domanda a favorirne l’ulteriore evoluzione su un terreno già ampiamente sperimentato nelle esperienze del Centro unico di prenotazione, della telemedicina, delle applicazioni diagnostiche e laboratoristiche di base. Per tutto ciò, i titolari di farmacia richiedono al prossimo sindaco di Catanzaro maggiore attenzione per la categoria, che annovera 25 esercizi nel territorio comunale, qualcuno di recente apertura a coprire territori solitamente periferici. Non mancano, ovviamente, i problemi.

Alcuni generali che toccano le farmacie a prescindere dalla loro collocazione – come la sicurezza, la rotazione e consistenza delle aperture festive e notturne – altre peculiari a seconda dell’area urbana servita – la maggiore disponibilità di aree di sosta personalizzate per il centro, l’accessibilità sia veicolare che pedonale non sempre adeguata nelle periferie e agli esercizi di nuova apertura.

Su questi temi si è sviluppato il dibattito tra il presidente De Filippo e i cinque candidati presenti: Nino Campo per Catanzaro Oltre, Francesco Di Lieto per Insieme Osiamo, Valerio Donato per Rinascita, Nicola Fiorita per il Centrosinistra, Antonello Talerico per Io Scelgo Catanzaro. Tutti hanno portato il loro contributo, ciascuno secondo sensibilità e approccio personale e programmatico. Campo attento alle soluzioni offerte dal marketing territoriale, Di Lieto versato sulla declinazione egalitaria del diritto al farmaco e alla salute, Donato rivolto alla definizione del problema particolare in un ambito di sistema, Fiorita collegato a una visione generale di sviluppo, Talerico attento alle necessarie competenze gestionali.

Il tono è stato discorsivo per la maggior parte dell’incontro, costruttivo nei contenuti, specie nel concordante auspicio di un tavolo permanente di consultazione tra nuova amministrazione e le associazioni di categoria specificamente interessati, con qualche manifesta differenziazione per esempio sulla necessità o meno di inversione del senso di marcia su Corso Mazzini – favorevoli Fiorita e Talerico, contrario Donato -. C’è da notare come questi confronti siano utili agli stessi candidati, forse più di quanto lo siano per chi di volta in volta li chiama a rapporto, perché li mette in contatto con realtà e problemi di cui dovranno tener conto una volta conosciuto l’esito del voto. Solo dal dialogo nascono le soluzioni, specie se mantenuto nei canoni della ragionevolezza e nella reciproca fiducia. Da parte sua il presidente De Filippo, ha fornito spunti e offerto delucidazioni, in questo sostenuto da qualche intervento del pubblico composto per lo più da colleghi titolari di farmacia.

Colloquiale come sempre, ma non per questo disposto a rinunciare al legittimo spirito di categoria, per esempio nel difendere le prerogative delle farmacie rispetto alle parafarmacie e nel dare giusto risalto alla preparazione tecnica e normativa dei farmacisti, inseriti a buon diritto in un sistema sanitario bisognevole certo di correttivi ma unanimemente riconosciuto come uno dei più avanzati al mondo.

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