Talerico: “Bomba d’acqua e d’Imu sui cittadini catanzaresi”

Secondo il candidato a sindaco: una riduzione dei costi è possibile.

Messaggio autogestito a pagamento

Una vera e propria bomba d’acqua è in arrivo sul Comune di Catanzaro, a causa delle numerose deliberazioni dell’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti ed Ambiente) e da ultimo dalla Regione Calabria che con la Legge Regionale n. 10/2022 avente ad oggetto l’Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente ha previsto la costituzione di una “Multiutility” regionale per la gestione di tutte le fasi del servizio idrico e depurazione, nonchè della raccolta e smaltimento rifiuti in capo ad un unico soggetto con competenza territoriale (ATO) regionale.

Con queste nuove previsioni normative e con la necessità di adattarsi al nuovo sistema si corre il rischio di allungare i tempi nella gestione delle emergenze (ad es. guasti idrici), ma anche quello di un aumento dei costi per le casse comunali dovuti alla eventuale compartecipazione per le spese di gestione di tale nuova struttura regionale.

In punto di caro bolletta per l’utenza una soluzione potrebbe essere quella dei “bonus sociali” riconosciuti ai cittadini/nucleo familiare in condizione di disagio economico, ossia: ai nuclei familiari con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro; ai nuclei familiari con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro; ai nuclei familiari con titolari Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Relativamente al “bonus sociale idrico”, troverà applicazione già dall’annualità 2021, l’erogazione automatica in bolletta di uno sconto corrispondente ad un quantitativo minimo di acqua a persona per anno, individuato in 50 litri al giorno a persona, per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente.

Sarà, però, necessario completare l’anagrafe tributaria, effettuare l’incrocio dei dati catastali degli immobili con i contatori idrici installati e dichiarati; verificare furti d’acqua o casi di dispersione della rete.

Una gestione intelligente e ben organizzata del sistema idrico, consentirebbe una diminuzione delle tariffe, evitando di spalmare le pendenze solo sui cittadini che regolarmente pagano.

Altra soluzione sarebbe quella della erogazione di acqua tramite il Consorzio di bonifica, così i cittadini potrebbero risparmiare sino al 50% rispetto agli attuali costi e tariffe esorbitanti applicate da Sorical.
Riguardo all’IMU poi, occorre evidenziare come il Comune di Catanzaro applichi l’aliquota più alta (il 10,60 per mille) per gli immobili diversi dall’abitazione principale, disattendendo quanto previsto dal “Decreto Rilancio” (D.L. n. 34/2020 convertito in L. n. 77/2020) che consentiva ai Comuni la riduzione delle aliquote e delle tariffe delle entrate tributarie e patrimoniali del Comune fino al 20%.

L’adesione a tale tipo di agevolazione, avrebbe anche potuto rendere più appetibile l’acquisto di una seconda casa nel Comune di Catanzaro, con il conseguente ripopolamento di alcuni quartieri che, ormai risultano svuotati dall’inevitabile flusso migratorio di cittadini, anche verso comuni limitrofi.

Meritano perciò, di essere bocciate le politiche di decentralizzazione degli uffici avviate negli ultimi anni, che hanno fatto perdere d’attrattività diversi quartieri della città, in particolare quelli posti al nord ed al centro, perché spogliati di numerosi servizi o quelli a sud strutturati come “quartieri dormitorio” e totalmente abbandonati dalla gestione amministrativa, ghettizzati e privi di servizi, controllo e sicurezza.

Antonello Talerico