Talerico: “Questione Depuratore, ecco qual è la verità e quali sono le soluzioni”

Le soluzioni esistono, ma occorre far amministrare la Città da persone nuove e competenti, chi non è riuscito a risolvere il problema per anni deve mettersi da parte

Messaggio politico a pagamento committente avv. Simona Porcaro – “La questione depuratore va risolta, i cittadini vogliono soluzioni concrete.
Il depuratore di Catanzaro Lido è sottodimensionato, un impianto costruito circa 40 anni fa non è più in grado di sostenere i flussi ed il carico di tutta la Città di Catanzaro, ed addirittura lo scarico anche in parte del Comune di Borgia.
L’impianto vetusto oramai non funziona più ed il circuito delle acque bianche e nere trova una irregolare commistione, dipoi l’ulteriore esubero delle acque piovane crea una ulteriore condizione di carico.

La soluzione, come sostengono taluni, non è la creazione di un depuratore nuovo in altra area a monte dell’attuale sito (immaginate quanto tempo occorrerebbe per collettare tutta la Città, circa 8/10 anni !), bensì la soluzione è riutilizzare l’area già interessata e ampliare l’area già edificata, così evitando nel frattempo ulteriori pregiudizi all’ambiente ed ai cittadini.
Di poi, si potrebbe ipotizzare un sollevamento nella zona di Alli per completare le opere di collettamento (oltre il 20% della Città non è collettata al depuratore).

Dobbiamo considerare, ancora, che il tubo del riciclo è rotto da circa cinque mesi (nessuno sapeva niente?) e, quindi si doveva intervenire tempestivamente senza attendere la grave situazione che si è venuta a creare.
E’ mancata, altresì, una gestione seria da parte dell’amministrazione comunale anche in punto di manutenzione straordinaria (sono stati spesi a seguito del bando del 2021 circa 350.000 euro ed ancora ad oggi la vasca di sedimentazione primaria non è stata attivata).

Le responsabilità e le omissioni sono chiare e bene individuabili, ecco perchè occorre cambiare modo di amministrare e consegnare il governo della Città a chi le idee le ha ben chiare, senza dare credito a fantasiose ricostruzioni lette sino ad oggi sulla stampa.
Questo quadro fa si che nei primi 100 giorni di amministrazione se dovessi essere sindaco tra le priorità vi sarebbe sicuramente la questione depuratore, le cui immissioni pongono serie questioni anche in punto di igiene e salute pubblica e, quindi una situazione di urgenza/emergenza che va gestita prima di ogni altra vicenda !
Un passaggio obbligato sarebbe quello con il Presidente Occhiuto, per coinvolgere anche la Regione Calabria nella risoluzione del problema anche in ordine alle risorse finanziarie e gestionali (in Calabria occorre una gestione unitaria anche in materia di depurazione).

Dobbiamo agire subito con interventi di manutenzione straordinaria (in ordine alla manutenzione ordinaria dobbiamo ringraziare la Soteco Spa e gli operatori che hanno consentito di attenuare i disagi) sul depuratore di località Verghello per scongiurare le nauseabonde esalazioni, aggravatesi per via della rottura (oggi ancor più per via della rottura del tubo di riciclo). Saranno possibili interventi nel breve termine, ma cosa importante sarà quella di risolvere definitivamente l’annosa vicenda, che pregiudica la stessa qualità di vita dei cittadini ed il turismo.
Quindi occorre intercettare i fondi per il rifacimento della rete fognaria, estendendola nelle zone dove ancora manca e progettare nuovi e innovativi sistemi per la depurazione (es. impianto di gassificazione della biomassa, ovvero di materia prima di origine organica biologica).
Le soluzioni esistono, ma occorre far amministrare la Città da persone nuove e competenti, chi non è riuscito a risolvere il problema per anni deve mettersi da parte”.
Antonello Talerico
candidato sindaco