Occhiuto: dal governo ci attendiamo risposte celeri su Zes, infrastrutture e Gioia Tauro

I sindacati dopo l’incontro in Cittadella spingono sulla definizione del piano del lavoro e sul precariato storico e sanitario

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Roberto Occhiuto è abbastanza contento del quinto posto guadagnato nell’annuale classifica stilata da Sole 24Ore sul gradimento ai presidenti di Regione, ottenuto tra l’altro ex aequo con Vincenzo De Luca e, pertanto non con lo stesso favore di telecamera e in considerazione trattarsi di un esordio nel ‘contest’ dell’organo di Confindustria. È contento ma, se si può estrapolare dal suo dire, si sarebbe aspettato qualcosa in più, considerate le condizioni di partenza della Calabria comparativamente più difficili. Ovviamente, l’importante per il presidente non è il posto in classifica, quanto il riconoscimento di stare operando con solerzia e, per quanto gli concerne, bene. Prova ne sia il dialogo instaurato con i vertici sindacali, continuo e diversificato in quanto a livello, ora regionale ora nazionale. Eravamo rimasti all’incontro romano di fine aprile con Landini Sbarra e Bombardieri, quello che imprimeva alla ‘Vertenza Calabria’ il timbro di ‘questione nazionale’ con i dirimenti cinque punti messi neri su bianco come promemoria per il governo di Draghi: Statale ionica 106, Zone economiche speciali con Gioia Tauro, alta velocità ferroviaria, energia da fonti rinnovabili, sanità e sue assunzioni.
Stamattina dopo quasi tre mesi c’è stato alla Cittadella il ripasso delle questioni e la messa a punto dello stato dell’arte con i segretari regionali Angelo Sposato Cgil, Tonino Russo Cisl e Santo Biondo Uil: “Un utile rinvigorimento dell’accordo con i segretari nazionali”, l’ha definito Roberto Occhiuto che ha poi spiegato: “Non si può governare la Regione da soli, il contributo delle forze sindacali è fondamentale e ho detto altre volte che ho sempre apprezzato la qualità della rappresentanza sindacale, per cui incontri del genere sono utili e forieri di suggerimenti per il governo regionale”.

Generico luglio 2022

“Abbiamo parlato delle infrastrutture, perché alcuni mesi fa abbiamo stipulato un accordo con i segretari nazionali, quello relativo alla Vertenza Calabria che credo vada rinvigorito, perché nelle prossime settimane e nei prossimi mesi si deciderà davvero sulle risorse da impegnare per la Statale 106 e per le altre infrastrutture, così come per il porto di Gioia Tauro, la principale struttura del Mediterraneo. II governo non può evitare di considerarne l’importanza. Abbiamo anche parlato della necessità di trovare con le risorse comunitarie quanto occorre per finanziare un grande piano per il lavoro in Calabria che abbia per obiettivo la stabilizzazione dei precari e politiche attive di lavoro per creare lavoro per i figli dei precari, per quelli che precari non sono ma vogliono restare in Calabria. Abbiamo parlato della stabilizzazione dei lavoratori in sanità: non possiamo dimenticarci di quelli che hanno offerto il loro contributo nel periodo più critico della pandemia e che ora meritano di essere considerati dal sistema sanitario regionale. Abbiamo parlato delle difficoltà inerenti il reclutamento dei medici: lunedì pomeriggio sarò con i miei tecnici di nuovo al Ministero economia e finanza per chiedere al governo che ci dia la possibilità di utilizzare strumenti eccezionali per avere medici e infermieri mancanti negli ospedali e nella sanità territoriale e mancheranno ancora di più quando realizzeremo gli investimenti previsti dal Pnrr. Abbiamo altresì parlato della necessità di assistere il piano di attrazione degli investimenti che la Regione sta preparando: ci saranno buone novità nelle prossime settimane con imprese multinazionali che hanno manifestato l’interesse ad aprire in Calabria, e la disponibilità dei sindacati per aiutare questo percorso, per assicurare quanti vogliono investire in Calabria che ci sono relazioni sindacali con una rappresentanza sindacale che ha la voglia di intestarsi insieme al governo regionale lo sviluppo della regione. Abbiamo parlato anche delle cose che non vanno, soprattutto del necessario maggiore interesse del governo verso i problemi della Calabria. Sono riconoscente ai sindacati anche per l’azione di stimolo che svolgono sia nei confronti del governo regionale sia soprattutto nei confronti del governo nazionale, che ha bisogno di qualcuno, oltre che del presidente, che ogni giorno ricordi ai ministri il credito che la Calabria ha acquisito con il governo nazionale nel corso degli anni passati”.

Occhiuto ha parlato anche del ritorno di incidenza del Covid. La Regione non è impreparata, ha detto il presidente: “Abbiamo chiesto qualche settimana fa al generale Battistini, primo collaboratore di Figliuolo, di darci una mano, che, inquadrato nella nostra organizzazione, se ne sta occupando insieme al commissario di Azienda Zero Profiti, al capo del Dipartimento, al sub commissario e insieme a me quotidianamente. Mercoledì ci sarà una riunione operativa perché non possiamo avere cedimenti sul Covid non solo per gli effetti sulla salute dei calabresi ma soprattutto per gli effetti che un aumento dei contagi può avere sulla nostra rete ospedaliera. Ci sono alcuni pronti soccorso che rischiano di implodere se non si stabiliscono modalità utili ad assistere quanti hanno il Covid e quelli che meritano di essere assistiti nei pronti soccorsi”.

Antonio Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, che non hanno nascosto nelle settimane passate insieme soddisfazione per il riconoscimento conferito loro da Occhiuto e criticità per lo stato effettivo di proposte e investimenti delineati nei mesi scorsi e ormai allo snodo decisivo, non tutti di diretta pertinenza del governo regionale.

Per Angelo Sposato Cgil “se parliamo di infrastrutture o di politiche industriali e Zes non possiamo che chiedere anche il contributo del governo nazionale, e nei prossimi giorni faremo in modo che anche con il governo si possa aprire una discussione. Ci sono poi alcuni temi di avanzamento come il contratto regionale integrativo dei forestali che bisogna definire così come lo sblocco delle assunzioni nella sanità. Abbiamo la necessità di svuotare il bacino del precariato e procedere alle stabilizzazioni con un grande piano regionale per il lavoro che si può articolare sulla manutenzione del territorio e sulle politiche attive. È iniziata una discussione, ma adesso è necessario che partano i tavoli specifici con gli assessori per una sinergia con tutti i soggetti competenti, anche con il Consiglio regionale, che deve fare una discussione generale sui temi delle riforme istituzionali della Calabria”.

Tonino Russo Cisl confida “in un’accelerazione sui temi infrastrutturali, perché la Calabria è una delle regioni più penalizzate nei finanziamenti del Pnrr. A partire dall’alta velocità e dal rilancio del porto di Gioia Tauro vogliamo far diventare la Calabria anche più attrattiva di investimenti privati che sono importanti ai fini della crescita della regione”.

Santo Biondo Uil è convinto “dell’opportunità che Gioia Tauro offre in termini di occupazione e sviluppo economico. Nelle prossime settimane è previsto un incontro con il ministro Franco. Gli chiederemo che si punti realmente su Gioia Tauro al di là delle tante parole”.

 

 

 

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