Nodo presidenza, terza votazione con suspense

Franchi tiratori in agguato, la maggioranza teme defezioni segrete nell’urna. La minoranza compatta su Bosco

Si riunisce alle 11 il Consiglio comunale di Catanzaro con tre punti all’ordine del giorno: elezione del presidente e del vicepresidente; elezione della commissione elettorale comunale; assestamento generale, salvaguardia degli equilibri e variazione al bilancio di previsione finanziario 2022/2024.

A presiedere la seduta il consigliere anziano Eugenio Riccio. Perlomeno per il primo punto. Se si arriverà alla elezione del nuovo presidente, ci sarà un subitaneo cambio al vertice dell’assemblea. A meno che non sia lo stesso Riccio a raggiungere la soglia minima necessaria al terzo tentativo, un voto in più della metà degli aventi diritto. In soldoni, o meglio in votoni, 17 preferenze depositate nell’urna, a voto segreto. Riccio, eletto con Alleanza per Catanzaro, in linea molto teorica i voti li avrebbe, perché sulla carta – quella consegnata dagli elettori il 12 giugno – di voti ne avrebbe a disposizione qualcuno in più. Ma alla vigilia pochi sono propensi a scommettere su un epilogo così piano e consequenziale. Innanzitutto c’è da tenere presente che qualche consigliere non si presenterà per code epidemiche non smaltite. E poi… C’è il timore – o l’attesa, secondo i punti di vista – che qualche franco tiratore eserciti la propensione e cada in tentazione, andando a ingrossare la pila delle schede riportanti in maniera uniforme il nome scelto dalla minoranza consiliare, il consigliere Gianmichele Bosco eletto nella lista di Cambiavento.

Tutto potrebbe giocarsi, a partire dalla seduta odierna, sul filo di uno o due voti. Il timore è tanto concreto che nella maggioranza consiliare si è arrivati alla conclusione che conviene saggiare da subito la consistenza della fronda interna, rischiando però parecchio. È probabile che le diverse anime che la compongono si differenzino nel voto, ciascuna votando un suo nome, con la speranza che i franchi tiratori siano soltanto un’ipotesi di scuola e non un fatto concreto. E su queste basi riaprire i contatti interni ed esterni valutando se una candidatura alternativa alle due attuali possa rientrare nel perimetro delle possibilità. Nomi e persone ce ne sono, basta farli uscire allo scoperto. Magari saranno abbattuti ugualmente, ma dal fuoco nemico e non dai franchi tiratori, dove ‘franco’ non è sinonimo di ‘sincero’, ‘aperto’, ‘trasparente’.