Lo sbarco, il grande cuore di Catanzaro e le responsabilità del governo: la riflessione di FdI

Per Pisano e Verrengia c'è la necessità di "intervenire a monte sul tema degli sbarchi, attraverso un blocco navale che consenta, in accordo con la Libia, di fermare la partenza dei barconi"

“Ancora una volta la Calabria si dimostra terra di accoglienza, con una macchina della solidarietà pronta a mettersi in moto con efficienza e grande umanità per aiutare a chi ha bisogno”. E’ quanto affermano Pierpaolo Pisano e Anna Chiara Verrengia, dirigenti di Fratelli d’Italia Catanzaro.

“Facciamo un plauso alla Prefettura, alla Guardia costiera, a tutte le forze dell’ordine, al personale sanitario, ai volontari, all’intera macchina comunale che hanno dimostrato professionalità e capacità di intervento nel soccorso ai quasi 500 migranti di varie nazionalità approdati questa mattina sulla costa catanzarese a bordo di una carretta del mare”, sostengono ancora Pisano e Verrengia.

“Quasi tutti giovani uomini in buona salute che, fortunatamente, hanno concluso sani e salvi la rischiosissima traversata che sarebbe partita dalle coste della Libia. Se soccorrere queste persone è doveroso – e la città di Catanzaro ha saputo farlo con grande capacità – non possiamo però non ribadire la necessità di impedire che centinaia di vite vengano messe a rischio a bordo delle carrette del mare che partono quotidianamente dalle coste del Nord Africa – si legge ancora nella nota – nella totale indifferenza del governo Italiano che non difende i propri confini, come tutte le altre Nazioni, e scarica sui comuni lo sforzo dell’accoglienza”.

Per Pisano e Verrengia: “Non si può lasciare che la Calabria sia la porta spalancata dell’Europa per migliaia di migranti economici, che non scappano dalle persecuzioni o dalla guerra – come abbiamo visto nei mesi scorsi con le donne e i bambini fuggiti dall’Ucraina – ma che più semplicemente sperano di migliorare in Europa le condizioni di vita proprie e delle proprie famiglie”.

“In Europa, però, entrano illegalmente, alimentando il business degli scafisti, e senza la reale possibilità di avere un lavoro regolare, diventano spesso manovalanza per la criminalità o merce da sfruttamento. Sono una percentuale irrisoria, infatti, i migranti che hanno diritto alla protezione internazionale – concludono i due esponenti di Fratelli d’Italia Catanzaro -. Superata l’onda emotiva per il salvataggio di questi giovani migranti, qualcuno dovrà chiedersi ora dove andranno e come si procureranno da vivere. Fratelli d’Italia insiste sulla necessità di intervenire a monte sul tema degli sbarchi, attraverso un blocco navale che consenta, in accordo con la Libia, di fermare la partenza dei barconi e di aprire sul territorio africano degli hotspot per valutare chi ha diritto ad essere rifugiato e chi invece è irregolare. Solo così sarà possibile evitare il rischio di nuove morti in mare”.