Cafiero De Raho a Catanzaro, coerente sul reddito di cittadinanza: strumento utile

Rapida incursione al gazebo in Piazza Prefettura dell’ex procuratore nazionale oggi capolista M5S alla Camera

C’è un discreto incrocio di ex magistrati in questi ultimi giorni preelettorali a Catanzaro, in qualche modo capaci di supplire l’assenza dei leader politici tout court non pervenuti oppure preferenti altre destinazioni, pur sempre in stile toccata e fuga. Soltanto ieri sera, nel breve volgere di un’ora, ad Antonio Ingroia è succeduto Federico Cafiero De Raho, fino a qualche mese fa procuratore nazionale antimafia e oggi candidato alla Camera per il M5S, nei collegi plurinominali dell’Emilia e della Calabria.

Generico settembre 2022

Se Ingroia aveva citato De Raho in termini lusinghieri sulla figura di magistrato ma in difetto di coerenza con la scelta di correre con chi, come i 5Stelle, aveva avallato la riforma Cartabia, l’ex procuratore nazionale nello stile piano e asciutto che lo contraddistingue ha spiegato che “la Cartabia ha aspetti positivi quali la semplificazione delle notificazioni, il processo telematico e diversi aspetti sui quali il Movimento è tornato e tornerà, per altro anche bene evidenziati nel programma, in riferimento alla cosiddetta prescrizione processuale, l’improcedibilità, per il decorso del tempo, che il Movimento ha tentato di modificare laddove in materia di mafia e corruzione si è tentato di escluderla.

Comunque arrivando a una sostanziale posizione di compromesso prevedendo in questi casi un allungamento dei tempi, il Movimento assumendo una posizione finalizzata a sottolineare l’importanza che la giustizia si esprimesse con sentenze all’esito del processo e non attraverso l’improcedibilità”. Spiegazione leggermente ostica per i non addetti ai lavori, forse più sensibili a recepire le argomentazioni sul reddito di cittadinanza, su cui molto si giocano i partiti al Sud. De Raho sul punto era stato in precedenza punzecchiato da Matteo Renzi che lo aveva colto in contraddizione rispetto alla posizione nettamente contraria che avrebbe assunto in tempi passati.

“Il Movimento – replica pazientemente l’ex procuratore capo di Reggio Calabria – va avanti con un proprio programma con una capacità di diffusione delle proprie idee legata a dei valori, unico partito che porta avanti alla mafia alla corruzione all’evasione fiscale e quindi è proiettato verso un futuro al quale tenterà di dare il massimo contribuito possibile al cambiamento del nostro Paese.

Sul reddito in particolare ricordo che da sempre, da quando incontravo gli studenti nelle scuole superiori, ho sostenuto che il primo momento attraverso il quale si esprime un contrasto effettivo alle mafie è quello di consentire alle fasce più disagiate ed emarginate un sostegno anche economico e quindi evitando che la povertà si traduca in una sacca di reclutamento delle mafie. Il reddito va verso questa direzione, che non significa un assistenzialismo senza tempo e senza fine, quanto dare immediatamente ai Centri per l’impiego la possibilità di reperire percorsi e attribuire lavoro a chi non lo ha. È evidente che i Centri per l’impiego non sono stati in grado di effettuare questo servizio e su loro occorre intervenire. Il M5S ha destinato oltre un miliardo di euro per rafforzare al massimo le strutture consentendo ai percettori del reddito di poter essere accompagnati verso un lavoro stabile. Quindi non disincentivazione all’occupazione ma esattamente il contrario”.

De Raho ha un’agenda molto compressa. Quando arriva al gazebo che gli attivisti pentastellati hanno allestito in Piazza Prefettura ha già sforato l’orario che lo voleva addirittura a Girifalco. Comunque ha tempo per stringere mani e concedere foto, non prima di dare la sua impressione su questo scorcio finale di campagna che vede i Cinquestelle forse più ottimisti di quanto fossero all’inizio: “Credo ci sia molto entusiasmo soprattutto nei giovani e nelle fasce di persone che vedono nel M5S l’unico strumento per affermare un’etica nelle pubbliche amministrazioni ma anche nel rapporto tra le persone e nelle imprese. Il M5S vorrebbe che sempre sia rispettata la regola e che al tempo stesso ci sia rispetto della dignità delle persone, che ci sia eguaglianza tra tutti, senza distinzione di razza religione sesso e anche su questo credo che su questo il M5S fa chiarezza interpretando bene la Costituzione mentre credo che altri non la facciano”.