Gli italiani amano l’e-commerce

Perché scegliere i piccoli shop-on line

Più informazioni su

La notizia che, negli ultimi giorni, ha destato attenzione è il forte incremento in Italia, delle vendite on-line, rispetto al 2019. Secondo gli esperti si tratta di un trend in crescita e dal quale non si tornerà indietro. Il fattore all’origine del fenomeno è il lock-down, dovuto alla pandemia di corona virus.

Il lock-down di febbraio ha colto tutti alla sprovvista, nell’impossibilità di uscire di casa e di fare i propri acquisti secondo abitudine, gli italiani si sono avvicinati al mondo dello shop on-line.

La recente crescita dell’e-commerce

L’utilizzo di internet e delle tecnologie connesse non è molto diffuso in Italia, soprattutto se lo paragoniamo agli altri paesi europei. Questo tema è stato oggetto di dibattito e di molte iniziative volte ad agevolarne la diffusione, sia in termini culturali che strutturali. Nonostante questi sforzi, resiste una accentuata avversione verso l’apprendimento dei primi rudimenti ed una certa diffidenza verso la sicurezza delle transazioni.

La mancanza di alternative, dovuta al divieto di uscire di casa durante il lock-down e alla paura del contagio, ha costretto molti a vincere timori e diffidenze. Gli italiani hanno iniziato ad adottare alcune semplici tecnologie, partendo dall’accesso ad internet, ad una maggiore diffusione della monetica e dei servizi digitali per i pagamenti. L’ondata di richieste di acquisti on line è stata tale da mettere in difficoltà persino i grandi marketplace.

Perché scegliere i piccoli shop-on line

Seguendo la scia di questo trend in crescita, sono nati molti piccoli negozi digitali. Piccoli negozi che devono affrontare la concorrenza dei colossi dell’e-commerce. Per farlo hanno ideato un approccio diverse e si dedicano a nicchie specifiche. Nel settore “neonati-mamme”, ad esempio, è facile trovare siti con prodotti particolari come marsupi ergonomici per neonati e fasce porta-bebè di qualità con un prezzo adeguato, ma sono vicini al consumatore fornendo tutte le informazioni indispensabili per la scelta.

Tornando all’esempio sopracitato, alla base c’è una profonda conoscenza del settore: i marsupi e le fasce, ad esempio sono sempre più apprezzati dai genitori, il babywearing è il modo nuovo di portare con sé il neonato, in casa e fuori, unisce la comodità con il benessere psicofisico del bambino.

La foto del prodotto è corredata da informazioni dettagliate che ne descrivono le caratteristiche e le modalità di utilizzo. Molti video dimostrativi permettono all’utente di vedere e capire come si indossano marsupi e fasce. I siti spesso sono arricchiti con un blog aggiornato, gli articoli pubblicati informano su tematiche affini al prodotto.

Questi siti mettono al centro dell’acquisto il consumatore, fornendogli tutte le informazioni necessarie, per permettere di scegliere il prodotto migliore per lui. In questo modo uniscono il valore aggiunto del negozio tradizionale, in cui il venditore offre l’esperienza e la conoscenza del prodotto, ai vantaggi dell’e-commerce.

La tendenza in atto delinea una continua crescita del commercio digitale, è sempre più evidente come sia indispensabile l’integrazione del negozio tradizionale con questo nuovo modello di business per mantenere un’attività che generi fatturato.

Tradizione ed innovazione

La transizione richiede di acquisire nuove competenze ed abilità. La creazione di uno shop on-line efficace richiede la conoscenza delle strategie di marketing e di comunicazione digitali, la conoscenza del funzionamento delle piattaforme e delle normative giuridiche che regolano l’e-commerce. È una sfida complessa che richiede   competenze specialistiche da tradurre concretamente, attraverso la consulenza fornita da nuove professioni, come l’e-commerce specialist.

Il consumatore che accede all’acquisto on line ha diversi vantaggi. Internet ha permesso di accedere al mercato digitale durante il lock-down, contribuendo a ridurre il rischio di esposizione al virus, in quanto la merce viene consegnata direttamente a casa. Al picco della pandemia l’e-commerce ha reso possibile il soddisfacimento dei bisogni individuali, minimizzando il contatto interpersonale.

 

Il consumatore può acquistare ogni tipo di prodotto, ad ogni ora del giorno e della notte e con una ampia varietà di scelta per qualunque articolo. In questo modo può confrontare i prezzi e scegliere tra le varie offerte senza muoversi da casa. Di contro, il rischio per il consumatore finale è che l’e-commerce si trasformi nel monopolio di grandi multinazionali, andando di fatto a ridurre la possibilità di scelta. Per questo motivo i piccoli negozi on-line possono fare la differenza.

 

 

 

 

 

Più informazioni su