Le rubriche di Catanzaro Informa - Contrappunti

A Catanzaro è emergenza Scuola!

Ormai è diventata una questione di principio. Non è più possibile assistere a questa considerazione delle scuole come “contenitori da chiudere”! Dopo il rinvio ulteriore dell’apertura del primo ciclo al 28, un altro provvedimento parimenti massimalista semplicista e del tutto immotivato: la chiusura di TUTTE le scuole in TUTTA la città per il passaggio del Giro di Italia.

Chiusura assolutamente immotivata e inaccettabile per il momento storico in cui avviene, dinanzi al rischio concreto di ripetute chiusure e quarantene che potrebbero scattare, dinanzi ad un’apertura incredibilmente ritardata quando invece avrebbe dovuto essere piuttosto anticipata, dinanzi ai giorni persi per le elezioni (anche qui nessun tentativo di cercare soluzioni alternative) e per il dopo elezioni, dinanzi ancora alla prospettiva delle inevitabili (almeno in parte) chiudere per allerta meteo.

Noi docenti, genitori, insieme a tanti studenti allarmati e per nulla contenti di queste continue chiusure, chiediamo con forza che nella città di Catanzaro si apra una discussione seria su questa emergenza scuola! Che non ha nulla a che fare col covid, ma che riguarda la scarsa considerazione di quella che è la portata educativa civile e “politica” di un simile modo di considerare il “problema” scuole. Come problema appunto, non come preziosa risorsa da potenziare favorire e tutelare. Contenitori “pericolosi” da chiudere. Nulla più.

Chiediamo che non avvenga più che vengano adottati provvedimenti così ciechi, semplicistici e massimalisti, ma che si abbia il coraggio e la competenza di affrontare i problema e di GOVERNARLO. Così come si fa all’interno delle scuole, così come si fa in tutti i comuni e le regioni di Italia. Laddove le scuole sono iniziate il PRIMO SETTEMBRE in modalità outdoor e con mille iniziative e investimenti, laddove le elezioni si sono tenute altrove, laddove nessuno si immagina di CHIUDERE in questa situazione TUTTE le scuole di TUTTI i quartieri della città, alcuni per nulla sfiorati dal Giro di Italia, PER TUTTA la giornata. Mille altre soluzioni, più ragionevoli erano possibili e certamente più opportune. E purtroppo temo che ce ne pentiremo.

Massimo Iiritano