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Aggressività nelle chat di whatsapp

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    Le chat tra genitori di bambini della stessa classe sono molto frequenti e sono anche uno strumento molto utile quando si tratta di condividere informazioni su compiti, insegnanti, orari, didattica e varie attività scolastiche, tuttavia molti genitori si trovano a disagio, anche se spesso non osano dirlo, perché si rendono conto che ci sono dei rischi in questa forma di comunicazione che, spesso tende a degenerare.

    Le chat pertanto possono diventare da strumento utile e prezioso vere e proprie “scene del crimine” ovvero luoghi in cui si perpetrano abusi e si subiscono disagi ovvero trasformarsi in tribunali on line che i genitori usano in modo, a volte offensivo, verso altri genitori, alunni o corpo docente.

    In molti casi noti alla cronaca dirigenti scolastici ed insegnanti non hanno nascosto la preoccupazione e molte sono state anche le vicende di attualità in cui alcuni genitori hanno dato vita a veri e propri episodi di cyberbullismo tra adulti!

    Quali sono, dunque, i rischi di questa forma di comunicazione?

    In primis, i rischi sono legati alla modalità stessa di questa forma di comunicazione che manca del contatto fisico e del rapporto diretto tra gli interessati e pertanto le conseguenze sono quelle che troviamo nei pericoli del web ovvero: la riduzione dell’empatia a causa della mancanza del rapporto faccia a faccia; l’aumento dell’impulsività e l’aumento dell’aggressività, quale conseguenza dei primi due aspetti.

    La mancanza di un rapporto reale con l’altro, infatti, diminuendo l’empatia favorisce una risposta impulsiva e quindi più aggressiva a danno della riflessione e di una valutazione pacata delle situazioni.

    Vengono quindi favorite risposte impulsive, di getto, non mediate e a forte carica emotiva, inoltre, essendo le stesse scritte diventa possibile, per tutti i partecipanti del gruppo, rileggerle, pensarci sopra, rimuginare, con la conseguenza di rivivere sensazioni sgradevoli in un crescendo che può diventare fuori controllo.

    Per evitare che questioni insignificanti possano diventare problemi ed incidere sul benessere della comunità genitori-alunni-classe vediamo alcune regole semplici ma efficaci per un uso corretto dei gruppi classe e dei gruppi whatsapp in generale.

    In primis è necessario individuare un responsabile, di solito l’amministratore ovvero chi crea il gruppo, che controlli i contenuti e i modi della conversazione, intervenendo richiamando all’ordine nei casi in cui si trascenda.

    In ogni caso se ci si accorge che nella chat circolano messaggi aggressivi, è opportuno che qualsiasi partecipante intervenga subito direttamente o tramite l’amministratore per abbassare i toni e riportare il contesto ad un clima pacato ed equilibrato.

    È poi necessario non lasciare il gruppo in balia di se stesso, esso nasce, infatti, per uno scopo preciso e di conseguenza è importante decidere gli argomenti, ovvero stabilire all’atto della nascita del gruppo di cosa parlare e di cosa no, ad esempio possono essere ammessi avvisi, informazioni o notizie che possono interessare tutta la classe, mentre sono da evitare categoricamente confronti o scontri diretti ed opinioni personali, specie se non richieste.

    In ogni caso sarebbe comunque preferibile riferirsi alle chat whats app più in via residuale ovvero preferire sempre le comunicazioni ufficiali o istituzionali come il sito della scuola oppure il diario o il registro elettronico per acquisire notizie rilevanti o comunque in caso di necessità favorire sempre l’incontro personale.

    In particolare se dovesse sorgere un problema individuale non affrontarlo in chat ma chiedere un incontro con i docenti oppure se dovesse sorgere un problema collettivo è sempre preferibile chiedere una riunione, al fine di evitare inutili fraintendimenti o polemiche che la schermatura del monitor potrebbe favorire.

    Infine potrebbero essere utili, anche per tale strumento comunicativo, alcune regole di comunicazione funzionale quali: usare un linguaggio chiaro, costruttivo e moderato; affrontare un argomento per volta cioè esaurire un argomento prima di passare al successivo; rileggere sempre prima di inviare quanto scritto, ciò per abbassare l’impulsività.

    È opportuno, poi, non include gli insegnati nei gruppi classe al fine di evitare confusioni di ruoli ma soprattutto ricordarsi di mantenere un ruolo istituzionale: il gruppo classe non è un circolo di amici quindi emoji, scherzi, battute, opinioni politiche, sono assolutamente fuori luogo e non di buon esempio per i figli e comunque ricordiamo di silenziare il gruppo quando non necessario come per ogni strumento virtuale secondo le regole del buon senso e della buona educazione.

    Un uso responsabile delle chat potrà rendere questo strumento utile e privo di spiacevoli conseguenze e soprattutto non si dimentichi “che i genitori non sono responsabili solo dei propri figli ma del tipo di società che portano avanti attraverso l’esempio che lasceranno in eredità”.

    A cura della dott.ssa Claudia Ambrosio- Criminologa

     

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