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L’iceberg che è dentro di te

Rendi conscio l'inconscio, altrimenti sarà l'inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.” (Carl Gustav Jung)

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    Hai mai avuto la sensazione di non capire da dove vengano le tue scelte? Ti sei mai chiesto, senza riuscire a darti una risposta, perché agisci in un certo modo anche se non vorresti? Ti è capitato di non riuscire a seguire fino in fondo una dieta, non riuscire a smettere di fumare, non riuscire a cambiare una qualche abitudine che non ti fa bene? E infine, ti è forse capitato di notare che nella tua vita incontri sempre persone che ti mettono in difficoltà?

    Vuoi sapere perché? Te lo spiego ricorrendo ad una metafora: l’iceberg dentro di te.

    Per spiegare la struttura della nostra mente Sigmund Freud la paragonò ad un iceberg.

    • La parte visibile sulla superficie dell’acqua rappresenta la mente conscia.
    • La parte celata sotto l’acqua rappresenta la mente inconscia.

    L’attività mentale cosciente, ovvero, i pensieri, l’attenzione, i ricordi, i desideri e tutte le riflessioni che fai, delle quali sei pienamente consapevole, rappresenta la punta di un iceberg (conscio). Ma la maggior parte della tua attività psichica si svolgerebbe in un mondo sommerso, invisibile e perciò inconsapevole. Questo significa che dietro ogni azione e/o decisione solo apparentemente razionale e volontaria c’è l’inconscio, formatosi, per esempio, sulla base delle tue esperienze, soprattutto di quelle precoci e di cui non hai più memoria.

    Mi spiego meglio. Hai presente quando ti innamori o quando hai una reazione spropositata/incontrollata a qualcosa o quando sei in ansia? Chi lo decide? E’ forse la tua parte consapevole? La risposta è no. Dipende dalla parte di te di cui non sei consapevole, cioè l’inconscio, il sommerso, forze che non sono sotto il tuo controllo.

    Cosa c’è nell’inconscio? La mente inconscia non dimentica nulla, per cui tutto ciò che consapevolmente non ricordi più è lì. Ma c’è dell’altro. Lì ci sono:

    • i tuoi valori profondi, quelli che muovono le tue scelte e le tue azioni
    • le tue ferite
    • i tuoi traumi
    • le tue paure
    • le tue abitudini diventate automatiche (programmi)
    • i tuoi schemi di pensiero
    • le tue convinzioni (che usi per esempio per definire l’immagine che hai di te o per interpretare la realtà, sono le tue “verità personali”)
    • la tua autostima
    • conflitti irrisolti
    • sabotaggi,
    • percezioni di cui non sei consapevole ecc.

    Inoltre esiste anche un’altra importante differenza tra mente conscia e inconscia: riguarda la capacità di elaborare gli stimoli.

    La mente conscia ha:

     

    • la possibilità di gestire da 1 a 3 stimoli in contemporanea
    • la capacità di elaborare una media di 2000 bit di informazioni al secondo.

     

    La mente inconscia ha:

    • la possibilità di gestire migliaia di eventi in contemporanea
    • la capacità di elaborare una media di 4.000.000.000 bit di informazioni al secondo

     

    Traduco in parole semplici.

    Quante cose riesci a fare e/o notare contemporaneamente? Forse riesci a stare al telefono, cucinare, ascoltare il tg alla tv e forse riesci anche a notare che fuori suonano le campane. Ma dubito che la tua mente conscia, mentre fai tutto questo, riuscirebbe anche a notare altri stimoli, per esempio che è passato anche un treno, un bambino nelle vicinanze piange, ti ha punto una zanzara, qualcuno ti ha salutato prima di uscire di casa, ti è caduta una goccia d’acqua in testa, ha suonato un timer, ti ha sfiorato una mosca, eccetera. Quante volte ti sarà capitato che qualcuno ti ha salutato, ma non te ne sei accorto perché eri concentrato su altro? E’ questo che intendo con capacità di gestire gli stimoli ed elaborare le informazioni. Ma….non ci crederai…la tua mente inconscia ci riesce! Nota tutto, non le sfugge nulla.

    La conseguenza di tutto ciò è che riesce a cogliere una miriade di stimoli e, pertanto, ad esserne condizionata. E’ su questi meccanismi che, per esempio, si basa talvolta la comunicazione pubblicitaria, laddove anche informazioni/immagini rapidissime non vengono percepite dalla tua mente conscia, ma sono acquisite da quella inconscia ed influiscono sulle tue scelte d’acquisto.

     

    Ora torniamo all’iceberg.

    Hai presente, qual è la proporzione tra la parte sopra l’acqua e quella sotto? Come vedi nella figura, quella sommersa è di gran lunga molto più grande e questo è il motivo per cui nella navigazione è estremamente importante stare lontano dagli iceberg, come insegna la storia del Titanic. La proporzione è circa il 10% contro il 90%!

    Cosa significa questa differenza di proporzioni?

    Questa metafora aiuta a chiarire il rapporto tra l’influenza della mente conscia (la punta dell’iceberg) e l’influenza dell’inconscio (la parte sommersa), sul tuo potere decisionale.

    Ciò significa, per esempio, che il motivo principale per cui non raggiungi gli obiettivi che ti poni è perchè il tuo inconscio vuole evitarti sofferenze e fallimenti, ma così facendo ti ostacola. Come visto sopra, la proporzione vista sopra è 90% contro il 10%, e non riguarda semplicemente la quantità di dati o informazioni sommerse. La mente inconscia non è banalmente un contenitore, ma un insieme di forze. Quindi 90% è una misura del peso di queste forze, la loro potenza. La conseguenza è che se la tua mente inconscia rema contro i tuoi obiettivi consapevoli, indovina un pò chi avrà la meglio?

    Pertanto, se hai già sperimentato difficoltà nell’ottenere quello che desideri, la soluzione è allineare il conscio e l’inconscio ai tuo desideri e obiettivi.

     

    Ora, se pensi che la vita ti abbia già riservato tutto quello che doveva e non hai particolari ambizioni o obiettivi puoi anche lasciar perdere questo articolo.

     

    Ma se non vuoi accontentarti e aspiri a qualcosa di meglio, che meriti, allora è tempo di lavorarci su. In che modo? Possiamo usare vari strumenti, a seconda di ciò che emerge dal colloquio individuale:

    • induzione ad uno stato di rilassamento profondo (theta coaching)
    • indagine sugli ostacoli/resistenze/sabotaggi/credenze limitanti attraverso il colloquio o altri strumenti personalizzati
    • visualizzazioni creative, in base a quanto emerge nella fase precedente
    • tecniche di tapping su punti specifici del corpo
    • tecniche riequilibrio emozionale e riprogrammazione sinaptica
    • “interrogazione” dell’intelligenza corpo, attraverso opportuni stimoli

     

    Se vuoi fare questo salto seguimi e leggi i miei articoli in cui approfondiremo questi strumenti.

     

    Tiziana Cumbo

    PsicoCoach dell’Armonia del sè

     

    *Chiedere aiuto è attingere alle infinite risorse a disposizione per te*

     

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