Le rubriche di Catanzaro Informa - Contrappunti

Insegnare a pensare

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    Fare filosofia con i bambini. Non “per” i bambini, ma “con”. Imparare, insieme a loro,  a pensare: a partire dalle domande più dirette e immediate, dalla forza vitale dell’immaginazione infantile, dai colori, dalle forme, dalle parole che nessuna “grammatica” potrà mai “regolare”, riducendone l’innata potenza creativa. Incontrare, sulla via di questa straordinaria avventura, l’entusiasmo di tante maestre e di tantissimi bambini, felici di sentirsi finalmente ascoltati, liberi di esprimersi, di ridere, di esternare i loro pensieri e le loro emozioni, anche quelle apparentemente più sciocche e superficiali. Insegnare loro ad ascoltarsi, a riflettere sui propri sentimenti, a dare importanza e spazio ai loro pensieri. Riscoprire, attraverso questo esercizio di libertà, l’utopia nascosta nella verità socratica, l’anima più affascinante  imperitura della parola “filosofia”. Riscoprirne l’attualità, l’importanza, il valore – in un mondo e in un tempo in cui tutto sembra disperatamente volgere all’utile, al tecnico, al materiale. E dove, in tutto, si apre un disperato vuoto di senso capace di inghiottire, in un attimo, le disperanti illusioni con cui tentiamo di salvare il vuoto che ci abita e che ci circonda. Come insegna “La grande bellezza” di Sorrentino: con straordinaria e ineccepibile semplicità, al di qua di ogni insensato criticismo “filmologico”. Come insegnano tanti testi delle canzoni che riempiono il cuore dei nostri ragazzi, di quella musica cosiddetta “leggera” che sempre più diviene contenitore semplice e immediato di domande filosofiche, di inquietudini esistenziali … di tutto ciò che la società dell’economia, dei burocrati, dei tecnici, tenta disperatamente (o forse solo scioccamente) di allontanare da sé.  Come insegnano le domande e i pensieri dei bambini.

    Tutto ciò, avviene nelle nostre scuole, tra i bambini e le maestre di Borgia, di Caraffa, di Montepaone, di S. Floro … e conquista l’attenzione di Fahrenheit su radio tre, e conquista lo spazio di convegni nazionali, in cui questa esperienza fa scuola, diviene prezioso tassello e testimonianza di un percorso più grande, che coinvolge scuole, maestri università di tutta Italia e di tutta Europa. A Borgia, nella sede centrale dell’Istituto Comprensivo Sabatini, che oggi è forse la scuola che, in Italia, ha dato maggiormente spazio a questa rivoluzione della didattica e del pensiero, venerdì e sabato prossimi (21 e 22 marzo) esperti e ricercatori provenienti da diverse parti d’Italia si incontreranno per confrontarsi con docenti desiderosi di dare, anche loro, una vera svolta a questo nostro paese che solo una sana rivoluzione civile e culturale potrà veramente risvegliare dal torpore della corruzione e dalla sonnolenza del compromesso.

     

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