Le rubriche di Catanzaro Informa - Contrappunti

Una giornata con Michela Marzano

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    Il 12 maggio ha lasciato il gruppo parlamentare del PD, nel quale era stata eletta, dopo aver votato la legge sulle unioni civili. Un anno fa, nel suo libro “Non seguire il mondo come va” aveva raccontato le vicissitudini esistenziali e filosofiche di un’esperienza politica mai così intensa. Per tutti noi ormai assuefatti al nonsenso e alla superficialità di una politica del tutto “svalutata”, ridotta a non-valore da disprezzare e rifiutare con sdegno, ascoltare e leggere la testimonianza di Michela Marzano diviene quindi un’esperienza davvero sorprendente e assolutamente “formativa”. “E’ questa la vera politica, è così che possiamo cambiare la società” “Solo attraverso il vostro lavoro di insegnanti, solo con l’istruzione, con la scuola, possiamo dare una speranza ad un paese ormai politicamente disperato”.  Le testimonianze raccolte da me e da chi ha potuto condividere con Michela la sua intensa esperienza catanzarese, risuonano in tal senso come un incoraggiamento e uno stimolo. Una lezione unica su quello che può essere e che è, da sempre, la filosofia: pensiero incarnato, riflessione vissuta, interrogativo e dialogo vero, a partire da quella umana fragilità, da quelle “ferite da riparare”, che costituiscono il vero “universale” umano, da sempre.

    Michela era arrivata la sera di giovedì, a Lamezia, completamente sfiduciata, stanca … troppo laceranti, ancora, quelle “ferite” di un’esperienza politica che, dopo il 12 maggio, ancor di più è diventata per lei pensiero dominante, sofferenza e scrupolo da cui è impossibile fuggire.

    Ma il giorno dopo, rinfrancata da una salutare e accogliente immersione in quella che è da anni l’esperienza unica del Progetto Gutenberg, Michela partiva col rammarico di non aver potuto fermarsi qualche giorno in più. Di non aver potuto godere fino in fondo di un contesto così ricco, stimolante, del rapporto autentico e vivo con i ragazzi che da due anni aspettavano di vederla, di ascoltarla.  Ancora una volta, il miracolo Gutenberg aveva funzionato!

    Michela porterà con sé il ricordo di momenti di autenticità, di dialogo, di incontri, che la accompagneranno, insieme al desiderio di ritornare, presto. E noi, che abbiamo potuto ascoltare e guardare, nei suoi occhi, l’autenticità di una persona della quale gli scritti non avevano mentito la fragile e sorprendente verità,  conserviamo ora, nel ricordo, la nostalgia di una presenza mai così vicina.

     

    Massimo Iiritano

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