Le rubriche di Catanzaro Informa - Contrappunti

Il tempo della politica e del silenzio…

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    Si chiude nel silenzio una campagna elettorale silenziosa. Il silenzio e la politica: storia di un equivoco mortale, che mortifica da sempre la possibilità e la necessità di “fare politica”, ossia di fare della politica uno spazio di azione e di discussione condivisa, di confronto pubblico. Ma perché non farlo tutto ciò, proprio in preparazione di una scadenza elettorale? Perché come al solito ci si rinchiude nel silenzio colpevole di chi non vuole esprimersi, per non prendere posizione, per paura di confrontarsi civilmente a partire da qualsiasi idea o orientamento possibile? Forse perché sono sempre altre le ragioni che ci portano a votare e a sostenere questo o quello. Forse perché bisogna chiudersi nel silenzio omertoso che protegge,quella che dovrebbe essere la nostra libera espressione di un consenso, nella coltre del favore personale, del voto “chiesto” e “impegnato”. Fin quando sarà questo il clima, pesante, che precede e accompagna una campagna elettorale quanto mai silenziosa e invisibile come questa, non riusciremo mai ad alzare veramente la testa e a riappropriarci dello spazio vero e autentico dell’agire politico. Quell’agire che, come ci dicevano i filosofi greci e come ci ha insegnato ancor meglio Hannah Arendt, si fa proprio attraverso la parola. Sì, la parola, il dibattito, il confronto. Prima e non dopo il 26 maggio. Abbiate il coraggio di prendere posizione, allora, soprattutto in un momento così drammatico come quello che stiamo attraversando, in Italia e in Europa. E che sia “buona politica” per tutti!! 

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