Le rubriche di Catanzaro Informa - La bella notizia

La domenica della felicità !

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    MESSA DELLA NOTTE DI PASQUA

    PRIMA LETTURA (Genesi 1,1.26-31 – forma breve)
    Questa lettura è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “All’inizio dei tempi Io ho creato tutto l’universo: facendo l’uomo, simile a Me. Poi benedicendolo gli dissi, queste parole che ora rivolgo anche a te: «Tutto quello che ho creato è bellissimo: te lo affido e ti auguro tanta FELICITA’!»”.

    SALMO RESPONSORIALE (Salmo 103,1-2.5-6.10-12.14.24.35)
    Questo salmo è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Io sono il tuo Signore: per questo benedicimi. Dimmi sempre: «Quanto sei grande, mio Dio!». Io infatti ho creato tutta la terra: l’immensità delle montagne e la profondità degli oceani. Ho fatto correre gli animali e volare gli uccelli, cadere la pioggia e crescere l’erba. Non vedi, quanto sono grandi le mie opere? Benedicimi allora: perchè ho fatto tutto questo, per la tua FELICITA’ !”.

    SECONDA LETTURA (Genesi 22,1-2.9a.10-13.15-18)
    Questa lettura è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Ai tempi di Abramo, alcuni re uccidevano il loro primogenito per offrirlo ai loro dèi. Abramo pensò che anch’Io da lui volessi questo. Allora prese il suo unico figlio, Isacco: e lo portò sul monte Mòria per sacrificarlo. Io intanto lo lasciavo fare, per vedere se veramente era disposto a tanto. Ma quando Abramo alzò il coltello, mandai un angelo che gli disse a nome Mio: “Fermati! Ora so quanto mi ami: ed Io certo non godo nel veder soffrire gli uomini. Quindi, non fare del male al ragazzo!”. Abramo allora abbracciò il bambino, FELICE. Poi vide un ariete: lo catturò e me lo sacrificò. Così Io lo benedissi: promettendo a lui ed a tutti quelli che si affidano a Me, un futuro di grande FELICITA’!”.

    SALMO RESPONSORIALE (Salmo 15,5.8-11)
    Questo salmo è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Io ti proteggerò, se in Me ti rifugerai: se metterai la tua vita nelle mie mani. Cammina sempre al mio fianco: ed Io non ti lascerò vacillare. Gioisci ed esulta di FELICITA’: perché anche se tu dovessi morire e finire nella fossa, stai certo che Io ti tirerò fuori. Ti farò sentire la dolcezza della Mia presenza: la Mia FELICITA’ senza fine!”.

    TERZA LETTURA (Èsodo 14,15 – 15,1)
    Questa lettura è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Mentre gli ebrei scappavano, inseguiti dal terribile esercito egiziano, giunsero al mare: ma non avevano navi. Allora Mosè, disperato, mi chiese aiuto. Ed Io gli risposi: «Vai avanti! Stendi la mano verso il mare: e vedrai che le acque ti faranno passare!». Mosè stese la mano: e un forte vento fece venire la bassa marea. Il mare si aprì in due e gli ebrei vi passarono dentro: a piedi! Anche l’esercito egiziano si gettò in quel passaggio. Ma Mosè stese la mano di nuovo e ritornò l’alta marea: e tutti i soldati, assatanati di sangue, furono inghiottiti dalle onde. Gli ebrei capirono che finalmente era arrivata la loro Pasqua: la loro liberazione. Anche tu fa come loro, che si misero a saltare e cantare dalla FELICITA’!”.

    SALMO RESPONSORIALE (Es 15,1-7.17-18)
    Questo salmo è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Anche tu fai come Mosè e gli ebrei che, per ringraziare Me che li avevo liberati, si misero a cantare FELICI: “Lodate il Signore, perchè ci ha fatto trionfare. Cantiamo a Dio: perché Lui ci ha salvati! Ha fatto inabissare quelli che volevano eliminarci: sono sprofondati giù come pietre, quelli che volevano ucciderci !”.

    QUARTA LETTURA (Isaia 54,5-14)
    Questa lettura è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e – per bocca del profeta Isaìa – ci dice: “Io mi sento come un innamorato tradito: ma se pentito tornerai a Me, Io ti perdonerò. Ti accoglierò a braccia aperte: ed il tuo cuore tornerà a riempirsi di FELICITA’!”.

    SALMO RESPONSORIALE (Salmo 29,2.4-6.11-13)
    Questo salmo è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Ringraziami sempre, perché Io ti ho liberato: ti ho fatto risorgere. Cantami inni, perché la Mia rabbia dura un istante: il Mio perdono dura per sempre. Ho trasformato il tuo lamento in danza: la tua tristezza in FELICITA’ !”.

    QUINTA LETTURA (Isaia 55,1-11)
    Questa lettura è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e – per bocca del profeta Isaìa – ci dice: “Quando sei assetato ed affamato, vieni a saziarti gratuitamente alla Mia tavola: perchè solo Io posso darti la vera FELICITA’! Venite tutti, popoli vicini e lontani. Tornate a Me: e sarete perdonati. Perché Io sono molto diverso dagli uomini: la Mia bontà non finisce mai. Come la pioggia scende dal cielo e fa crescere le piante, le Mie parole scendono sulla terra: e fanno crescere la FELICITA’!”.

    SALMO RESPONSORIALE (Isaia 12,2-6)
    Questa lettura è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e – per bocca del profeta Isaìa – ci dice: “Su, dissètati di FELICITA’: alla Mia acqua. Io sono la tua salvezza: quindi non avere paura. Invocami e ringraziami sempre, perché Io ho fatto per te cose straordinarie: saziandoti e dissetandoti di FELICITA’!”.

    SESTA LETTURA (Baruc 3,9-15.32 – 4,4)
    Questa lettura è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e – per bocca del profeta Baruc – ci dice: “Tu mi hai dimenticato: questa è l’unica causa dei tuoi problemi. Torna ad amare Me, che ho creato per te il cielo e la terra: e sarai raggiante come le stelle. Perché Io ti farò brillare di FELICITA’!”.

    SALMO RESPONSORIALE (Salmo 18,8-11)
    Questo salmo è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Le Mie sono parole di vita eterna. Le Mie leggi sono perfette: risollevano l’anima. I Miei verdetti sono sicuri: danno saggezza ai semplici. I Miei ordini sono giusti: ti riempiono il cuore di FELICITA’. I Miei comandamenti sono limpidi: illuminano gli occhi. Le Mie parole infatti, sono più preziose dell’oro: più dolci del miele !”.

    SETTIMA LETTURA (Ezechiele 36,16-17a.18-28)
    Questa lettura è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e – per bocca del profeta Ezechiele – ci dice: “Tu mi hai abbandonato: ma Io non ho abbandonato te. Presto Io vi radunerò: e ti purificherò da tutte le tue sporcizie. Il tuo cuore è duro come la pietra, ma Io ti darò un cuore nuovo: capace di amare. Così diventerai Mio per sempre: e riacquisterai FELICITA’!”.

    SALMO RESPONSORIALE (Salmi 41,3.5b ; 42,3-4)
    Questi salmi sono parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Come la cerva si disseta al fiume, la tua anima si disseta di Me: che sono Dio. Una folla si dirige festante verso la Mia casa: tra canti di lode e di gioia. Anche tu allora, vieni al Mio altare: a cantare con la cetra, la tua FELICITA’ !”.

    EPISTOLA (dalla lettera di Paolo ai cristiani di Roma 6,3-11)
    Questa lettera è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e – per bocca di Paolo – ci dice: “Ama gli altri come fratelli. E ricorda che anche tu – come Cristo – sei morto e risorto. Sono morti i tuoi peccati, il tuo passato, le tue sofferenze. E’ risorta la tua bontà, la tua speranza: la tua FELICITA’!”

    SALMO RESPONSORIALE (Salmo 117,1-2.16-17.22-23)
    Questo salmo è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Gridami FELICE il tuo «Alleluia!». Ringraziami sempre, perché io sono buono: il Mio amore è infinito. Perché Io sono intervenuto con la Mia mano potente: facendo prodezze per te. Ti ho liberato dalla morte, ti ho lasciato in vita: per annunziare i Miei prodigi. La pietruzza scartata dai muratori, Io la faccio diventare una colonna: ecco di quali meraviglie sono capace!”.

    VANGELO (Matteo 28,1-10)

    Questo vangelo è parola di Dio. Quindi è Gesù che ci parla e ci dice: “La DOMENICA mattina all’alba, Maria Maddalena e l’altra Maria (la madre di Giacomo) si stavano recando TRISTI alla mia tomba, quando sentirono come una grande scossa di terremoto. Un angelo infatti aveva spostato la pietra del sepolcro: e vi si era seduto sopra. Il suo vestito era bianco come la neve: ed il suo aspetto luminoso come quello di un fulmine. E le guardie che custodivano il sepolcro, vedendolo, erano svenute per lo spavento.
    L’angelo allora disse alle due donne: «No, voi non dovete avere paura! So che cercate Gesù: ma Lui è risorto. Venite a vedere nel sepolcro: lì non c’è. Ora andate subito dai suoi discepoli e dite loro: -Gesù è vivo: e vi sta aspettando in Galilèa. Andate là: e lo vedrete!-. Ecco: è questo che dovevo dirvi …». Le donne allora corsero subito a dare la bellanotizia ai discepoli: spaventate, ma piene di FELICITA’!

    Ed ecco che Io andai verso di loro e dissi: «Salve!». Quelle si avvicinarono, tremando. Mi riconobbero: e si gettarono ai miei piedi, per adorarmi. Ma Io dissi loro: “Non abbiate paura! Andate a dire ai miei discepoli che sono vivo: e che li aspetto in Galilèa. Ci incontreremo là!”. E quelle andarono a riferire il messaggio: stracolme di FELICITA’ !”.

    MESSA DEL GIORNO DI PASQUA

    PRIMA LETTURA (dagli Atti degli Apostoli 10,34a.37-43)
    Questa lettura è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e – per bocca di Pietro – ci dice: “Mio Figlio Gesù ha vissuto facendo sempre e solo del bene: guarendo moltissimi malati, sia in Galilèa che in Giudèa. Pietro e molti altri lo hanno visto: e lo possono testimoniare. Eppure è stato barbaramente ucciso: inchiodato ad una croce. Dopo tre giorni però, Io l’ho fatto risorgere: facendolo rivedere vivo non a tutti, ma a dei testimoni da Me scelti. A Pietro ed agli altri apostoli, che addirittura hanno avuto la possibilità di bere e mangiare di nuovo con lui, dopo la sua resurrezione. Ed ai quali Io ho dato l’ordine di annunziare a tutti, che Mio Figlio è il giudice dei vivi e dei morti. Tutti i profeti infatti, hanno annunziato la Sua venuta. E chiunque crede in Lui, riceverà il perdono dei peccati: e la FELICITA’ eterna!”.

    SALMO RESPONSORIALE (Salmo 117,1-2.16-17.22-23)
    Questo salmo è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Io vi ho dato questo giorno di FELICITA’: rallegratevi ed esultate! Ringraziami sempre, perché io sono buono: il Mio amore è infinito. Perché Io sono intervenuto con la Mia mano potente: facendo prodezze per te. Ti ho liberato dalla morte, ti ho lasciato in vita: per annunziare i Miei prodigi. La pietruzza scartata dai muratori, Io la faccio diventare una colonna: ecco di quali meraviglie sono capace!”.

    SECONDA LETTURA (dalla lettera di Paolo ai cristiani di Colòsse 3,1-4)
    Questa lettera è parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e – per bocca di Paolo – ci dice: “Ama gli altri come fratelli. E ricorda che se Cristo è risorto, anche tu devi sentirti risorto con Lui: devi concentrarti soprattutto sui beni di lassù, dove Lui ora si trova. Tieni allora il tuo sguardo, fisso alle cose del cielo: senza lasciarti assillare troppo dalle preoccupazioni terrene. Insomma, sentiti un pò come morto per questa terra: perchè la tua vita è già protesa verso Cristo, verso il cielo. E quando andrai da Lui, che è la tua vita, brillerai della Sua gloria in eterno: vivendo per sempre pieno di FELICITA’ !“.

    VANGELO DELLA MESSA DEL MATTINO (Giovanni 20,1-9)

    Questo vangelo è parola di Dio. Quindi è Gesù che ci parla e ci dice: “Al mattino della DOMENICA di Pasqua, mentre era ancora buio, Maria Maddalena si stava recando alla mia tomba: quando notò che la pietra che chiudeva il sepolcro, era stata spostata. Allora corse da Pietro e Giovanni e, tutta preoccupata, disse loro: «Hanno rubato il corpo di Gesù!». E i due si misero a correre subito verso il sepolcro.

    Giovanni arrivò per primo, ma volle aspettare Pietro prima di entrare. Da fuori comunque, vide la pietra spostata: e le bende che avevano avvolto il mio cadavere, a terra. Subito dopo arrivò Pietro, che si fece coraggio: ed entrò per primo. E notò che non solo c’erano le bende a terra, ma anche il sudario che aveva avvolto la mia testa sanguinante, in un canto: ben ripiegato! Anche Giovanni entrò, vide le stesse cose: e credette. Prima di allora non avevano fatto caso a quello che dicevano le Scritture: che il Messia doveva risorgere dalla morte. Ma ora capirono: e tornarono a casa, stracolmi di stupore e FELICITA’!”.

    VANGELO DELLA MESSA DEL POMERIGGIO (Luca 24,13-35)

    Questo vangelo è parola di Dio. Quindi è Gesù che ci parla e ci dice: – Era la DOMENICA di Pasqua: di pomeriggio. Io ero stato ucciso a Gerusalemme tre giorni prima e, due miei discepoli, se ne stavano tornando TRISTI al loro paese: un villaggio chiamato Èmmaus, ad undici chilometri da Gerusalemme. Mentre camminando parlavano amareggiati di tutto quello che era successo, proprio Io (in persona!) mi misi a camminare accanto a loro. Ma erano così TRISTI, che non mi riconobbero.

    Allora mi avvicinai e chiesi loro: “Scusate, ma che vi è successo? Perchè siete così abbattuti? Di che state parlando?”. Entrambi si fermarono. Ed uno dei due (si chiamava Clèopa), disse con TRISTEZZA: “Ma come? Non sai quello che è successo in questi giorni a Gerusalemme?”. Io facendo finta di niente, risposi: “Non lo so, che è successo? Raccontatemi …”.

    I due così dissero: “Il popolo ed i sommi sacerdoti, tre giorni fa hanno fatto crocifiggere Gesù: un profeta di Nazaret che parlava ed agiva a nome di Dio, con grande potenza. Noi credevamo fosse il Messia, ma evidentemente ci siamo sbagliati. Una cosa però ci ha sconvolti: alcune nostre donne stamattina sono andate alla Sua tomba e non hanno trovato il corpo. Anzi ci hanno detto di aver incontrato degli angeli che avrebbero detto che Gesù è risorto. Alcuni di noi sono andati a vedere la tomba: ed effettivamente il corpo non c’è. Gesù però non l’hanno visto: quindi probabilmente qualcuno avrà rubato il corpo …”.

    Io allora arrabbiatomi dissi: “E perché non potrebbe essere risorto? Perché dovete essere sempre così stolti e testardi, nel rifiutare le Scritture? Non sapevate che il Cristo doveva passare dal dolore, per portare al mondo la Sua immensa FELICITA’?”. E così cominciai a citare tutte le parti della Bibbia che preannunciavano la morte e resurrezione del Messìa: passo dopo passo. E mentre quelli mi ascoltavano, nel loro cuore si riaccendeva la gioia e la speranza. Intanto eravamo giunti ad Èmmaus. Ed Io, visto che ancora non mi avevano riconosciuto, volevo proseguire.

    Ma quelli insistettero, dicendomi: “Dove vai amico, ormai è buio: ti prego, questa notte resta a dormire da noi!”. Così accettai: ed entrai nel paese con loro. Mentre cenavamo allora presi il pane, resi grazie a Dio, lo spezzai e lo diedi loro: proprio nel modo in cui lo davo ai miei discepoli, prima di essere crocifisso. Da quel gesto allora, finalmente mi riconobbero: ma proprio mentre stavano per abbracciarmi, sparii. I due allora esclamarono FELICI: “Era proprio Lui! Ecco perchè quando ci camminava accanto spiegandoci il significato delle Scritture, il nostro cuore ardeva di FELICITA’ !”.

    I due subito corsero a Gerusalemme per raccontare tutto agli altri discepoli, ma trovarono gli Undici apostoli che erano già riuniti e dicevano FELICI: “Il Signore è risorto davvero: è apparso anche a Pietro!”. Così i due raccontarono agli altri di avermi incontrato anche loro per strada, ma di avermi riconosciuto solo quando mi avevano visto spezzare il pane. Tutti allora si abbracciarono contenti: pieni di gioia e traboccanti di FELICITA’ !”.

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