Le rubriche di Catanzaro Informa - La bella notizia

Una luce di speranza

Più informazioni su


    Non sono le letture originali, ma rielaborazioni molto aderenti
    ai testi biblici, della Messa di Domenica 26 Gennaio  2019.


     

     

     

    DALLA PRIMA LETTURA (libro del profeta Isaìa 8,23b – 9,3)

    Questa lettura è Parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e – per bocca del profeta Isaìa – ci dice: “In passato tu e la tua gente avete sofferto tanto: ma ora Io vi ho preparato un futuro di SPERANZA! Vale anche per te infatti, questo messaggio di SPERANZA che un giorno diedi alla regione della Galilèa: «Terra di Galilèa, che stai tra il Mar Mediterraneo ed il fiume Giordano, abitata dalle tribù ebraiche di Zàbulon e Nèftali e anche da molti pagani, ascoltami: ora tu cammini nelle tenebre, ma presto nel tuo territorio si accenderà UNA LUCE DI SPERANZA! Te lo ripeto: nella tua terra che ora vive al buio, tornerà presto a brillare la LUCE di Dio!». Sì, perché Io sono il tuo Signore: e ti darò tanta felicità. Ti farò provare una gioia immensa: come quando si riceve la paga o si raccoglie il grano. Io infatti ho sempre spezzato le catene del Mio popolo: come quando salvai gli ebrei dal terribile esercito di Màdian. Allo stesso modo, Io ti prometto che ti libererò da ogni angoscia. Ti ridarò SPERANZA: togliendo dalle tue spalle, il grande peso che ora ti opprime !”.

     

    DAL SALMO RESPONSORIALE (Salmo 26,1.4.13-14)

    Questo salmo è Parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Io sono la tua LUCE, la tua salvezza: la Tua SPERANZA. Quindi, cos’hai da temere? Se sono Io il Difensore della tua vita, chi mai può farti paura? Una cosa sola mi devi chiedere e solo questa desiderare: abitare per sempre nella Mia casa. Entrare nel Mio tempio santo: e contemplare la Mia bellezza. Ed allora puoi starne certo: un giorno assaporerai la Mia bontà infinita. Per questo SPERA in Me: e sii forte. Tieni il tuo cuore saldo e ancoràto verso di Me: senza perdere mai la SPERANZA !”.

     

    DALLA SECONDA LETTURA (prima lettera di Paolo ai cristiani di Corìnto 1,10-13.17)

    Questa lettera di Paolo ai Corìnzi è Parola di Dio. Quindi è Gesù che – per bocca di Paolo – ci parla e ci dice: “Io sono il vostro Signore Gesù Cristo. E vi invito ad amarvi come fratelli: ponendo fine alle vostre discordie. Voglio che torniate ad essere uniti e ad andare d’accordo: ad avere gli stessi pensieri e gli stessi sentimenti! Non fate come i cristiani di Corinto che – come fu riferito a Paolo dai familiari di Cloe – erano pieni di divisioni: addirittura alcuni si consideravano discepoli ‘di Cristo’, altri invece ‘di Pietro’ ed altri solo ‘di Paolo’. Ma scusate, forse Io – Gesù Cristo – posso essere diviso a pezzettini? E poi ditemi una cosa: forse Paolo ha battezzato nel nome suo? Sono sempre Io che mando tutti a battezzare: nel nome Mio. E ad annunciare il Mio ‘vangelo’: la Mia ‘bellanotizia’. Se allora non volete che il Mio sacrificio sia inutile, restate sempre uniti intorno a Me: illuminàti tutti insieme, dalla Mia LUCE DI SPERANZA !”.

     

    DAL VANGELO (Matteo 4,12-23)

     

    Questo vangelo è Parola di Dio. Quindi è Gesù che ci parla e ci dice: “Quando seppi che Giovanni Battista era stato arrestato in Giudèa, restai nella regione della Galilèa: solo che da Nàzaret mi spostai nella vicina Cafàrnao, sul lago, nel territorio dove vivevano le tribù ebraiche di Zabulon e Nèftali.

     

    E così si adempì questa profezia del profeta Isaìa: «Terra di Galilèa, che stai tra il Mar Mediterraneo ed il fiume Giordano, abitata dalle tribù ebraiche di Zàbulon e Nèftali e anche da molti pagani, ascoltami: ora tu cammini nelle tenebre, ma presto nel tuo territorio si accenderà UNA LUCE DI SPERANZA! Te lo ripeto: nella tua terra che ora vive al buio, tornerà presto a brillare la LUCE di Dio!».

     

    Da lì infatti Io cominciai a predicare, dicendo a tutti: “Convertite il vostro cuore a Dio: perché Lui vi sta sempre vicino!”. Un giorno poi, mentre camminavo sulla riva del lago, incontrai due fratelli pescatori, Simon Pietro ed Andrea: mentre gettavano le reti per raccogliere pesci. Allora feci loro questa proposta: “Seguitemi: ed io vi insegnerò a raccogliere gli uomini!”. Quelli non ci pensarono due volte: lasciarono il loro lavoro e Mi seguirono.   

     

    Andando un pò più in là poi incontrai altri due fratelli pescatori, Giacomo e Giovanni, che stavano aiutando il padre Zebedèo a riparare gli strappi delle sue reti. Anche a loro feci la stessa proposta ed anche loro lasciarono l’azienda del padre: e Mi seguirono. E così mi misi a percorrere tutta la regione della Galilèa, guarendo molti malati ed annunciando il mio ‘vangelo’: la mia ‘bellanotizia’. Insegnando nelle sinagoghe ed accendendo, in tutti quelli che mi seguivano, UNA LUCE DI SPERANZA !“.


     

    a cura di Antonio Di Lieto

    www.bellanotizia.it
     

     

    Più informazioni su