Le rubriche di Catanzaro Informa - La bella notizia

Vi farò splendere!!

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    Non sono le letture originali, ma rielaborazioni “a parole mie” molto aderenti ai testi delle letture della Messa di Domenica 15 Marzo 2020

     

    DALLA PRIMA LETTURA (libro della Gènesi 15,5-12.17-18)

    Un pomeriggio Abramo uscì fuori dalla sua tenda a pregare. Era triste perchè lui e sua moglie non avevano figli, allora sentì una voce dentro di sè che gli diceva: “Conta le stelle del cielo, se ci riesci: ti prometto che i tuoi figli saranno molti di più!”. Abramo capì che questa promessa veniva dal Signore: e vi credette. Allora Dio vide che era un uomo giusto e gli disse ancora: “Ti prometto anche, che questa terra un giorno sarà tutta tua! Perchè è per dartela in possesso, che ti ho chiesto di partire da Ur Dei Caldèi: la città dove sei nato!”. Ma Abramo rispose titubante: “Signore mio, io sento che questa voce viene da Te: ma come posso esserne certo?”. Il Signore allora disse ad Abramo: “Prendi una vitella, una capra, un montone, una tortora e un colombo: e dividili in due (come si usava fare a quei tempi, quando si stipulava un patto di sangue). Abramo prese gli animali, li tagliò: e si mise ad aspettare. Dopo un pò arrivarono degli uccelli rapaci che volevano mangiare gli animali: lui li scacciò e continuò ad aspettare. Al tramonto poi d’un tratto Abramo si sentì avvolgere da un sonno profondo: e pensando di stare per morire, ebbe paura. Quando fu buio completo allora, il fuoco dello Spirito passò in mezzo agli animali divisi: bruciandoli. Così Dio firmò il Suo patto di sangue con Abramo: confermandogli la Sua promessa. Al suo risveglio Abramo vide gli animali bruciati, credette alla parola del Signore: ed il Suo viso ritornò a SPLENDERE!

     

    DAL SALMO RESPONSORIALE (Salmo 26,1.3.7-9.13-14)

    Il Signore è la mia salvezza e la mia luce: è Lui che fa SPLENDERE il mio volto. Se Lui è al mio fianco, cosa posso temere? Se Lui mi difende, chi può farmi paura? Mio Dio, ascolta la mia voce che ti chiede: “Rispondimi, Signore: abbi pietà di me!”. La mia mente ripete sempre il tuo invito: “Cercate il mio volto: vivete alla presenza, del mio sguardo amorevole!”. Ed io il tuo SPLENDIDO volto cerco, Signore. Tu però non nascondermelo: non arrabbiarti con il tuo umile servo. Sei Tu il mio unico aiuto: la mia salvezza. Non lasciarmi: non abbandonarmi. Sono sicuro che assaporerò la Tua bontà: su questa terra. Anche voi allora, sperate nel Signore: e siate forti. Tenete saldi i vostri cuori in Dio: sperate in Lui. E le vostre vite ritorneranno a SPLENDERE! 

     

    DALLA SECONDA LETTURA (lettera di Paolo ai cristiani di Filìppi 3,17-4,1)

    Carissimi fratelli, cercate di imitare me: e tutti coloro che seguono il nostro esempio. Non andate dietro a quelli che si comportano da nemici di Cristo: perché – ve l’ho già detto mille volte e con le lacrime agli occhi ve lo ripeto ancora – costoro faranno una brutta fine. Essi hanno un solo Dio: il loro ventre. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi: sono solo rivolti ai beni della terra. Noi invece, siamo cittadini del cielo! Il nostro corpo terreno, come quello di Gesù, in Paradiso sarà trasfigurato: e diventerà SPLENDENTE. E questo accadrà grazie al potere di Cristo: perchè Lui può sottomettere a sé ogni cosa. Vi prego allora fratelli miei carissimi, voi che siete la mia gioia ed il mio vanto: tenete i vostri cuori ancoràti al Signore !

     

    DAL VANGELO (Luca 9,28b-36)

     

    Dopo aver parlato della Sua morte e resurrezione, Gesù capì che era arrivato il momento di dare ai Suoi discepoli, un piccolo anticipo del Suo SPLENDORE. Allora chiamò Pietro, Giacomo e Giovanni, e li portò su una montagna: a pregare. E mentre pregava, si trasfigurò. I Suoi vestiti divennero bianchissimi: ed il Suo volto raggiante, felice, SPLENDIDO. 

     

    Ad un tratto arrivarono due uomini e si misero a conversare con Lui: erano Mosè ed Elia, i due più grandi profeti del passato. Anche il loro aspetto era glorioso e SPLENDENTE: e discutevano con Gesù, della sorte che avrebbe dovuto subire a Gerusalemme.

     

    Ad un tratto Pietro e gli altri caddero in un sonno profondo. Ma poi si risvegliarono e videro Mosè, Elìa e Gesù: avvolti in tutto quello SPLENDORE. Visto che Mosè ed Elia se ne stavano andando, Pietro esclamò: “Maestro, come è bello stare qui. Se vuoi prepariamo qui tre tende: una per te, una per Mosè ed una per Elìa. Ci piacerebbe restare qui con voi per sempre!”. Ma non si rendeva conto di quello che chiedeva.

     

    Non aveva ancora finito di parlare, quando furono avvolti da una grande nube: ed ebbero paura. Ma dalla nube uscì una voce che disse: “Questo è davvero mio Figlio. L’ho scelto e mandato Io: ascoltatelo!”. E quando la voce cessò, era rimasto solo Gesù.

     

    Forse per evitare di ingenerare fanatismi, Gesù disse ai discepoli di non dire a nessuno quello che avevano visto: almeno per il momento. Quelli fecero cenno di sì e scesero insieme a valle: rincuorati. Avevano capito che dalla loro parte c’era un Dio luminoso: davvero capace di FARCI SPLENDERE !  

     

    a cura di Antonio Di Lieto

    www.bellanotizia.it

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