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Rivedere la Luce!

Non sono le letture originali, ma rielaborazioni molto aderenti ai testi biblici, della Messa di Domenica 24 Ottobre 2021

DALLA PRIMA LETTURA (libro del profeta Geremìa 31,7-9)

Mentre gli ebrei erano deportati e schiavi a Babilonia, il profeta Geremìa li incoraggiava dicendo: “Non disperate, perchè ora siamo al buio: ma presto Dio ci farà RIVEDERE LA LUCE! Anzi cantate: ed esultate di gioia. Lodate il Signore: perché sta per venire a salvarci. Ecco, presto ci radunerà insieme: e ci riporterà a casa. Quel giorno anche le donne incinte correranno per la felicità, gli zoppi salteranno di allegria: ed i ciechi RIVEDRANNO LA LUCE! Siamo partiti piangendo: ma presto Dio ci farà tornare felici. Il Signore ci porterà a dissetarci: nei suoi fiumi ricchi d’acqua. Ci indicherà la strada diritta: per tornare a casa senza inciampi. Perché Dio ci ama immensamente: come un papà ama i Suoi bambini!”.

DAL SALMO RESPONSORIALE (Salmo 125,1-6)

Il Signore ha fatto per noi cose grandi. Quando ha cambiato le nostre sorti liberandoci dalla schiavitù babilonese, ci sembrava di sognare. La nostra lingua ritornò a cantare: e la nostra bocca a sorridere. Gli altri popoli dicevano: “Dio ha fatto cose grandi per loro!”. Ed è vero: il Signore ha fatto per noi cose grandi. Per questo eravamo pieni di gioia. Mio Dio, cambia ancora le nostre sorti: come i fiumi cambiano la terra arida, irrigandola. Facci essere come il contadino: che semina triste, ma poi raccoglie felice. Infatti quando l’agricoltore esce di buon mattino a seminare, sa che quel giorno non porterà a casa niente: ed è abbattuto. Ma alcuni mesi dopo raccoglie tanti covoni di grano: ed è pieno di gioia. Fà che anche noi, Signore, possiamo tornare a gioire: dopo il buio, facci RIVEDERE LA LUCE !

DALLA SECONDA LETTURA (lettera agli Ebrei 5,1-6)

Ogni sacerdote è stato scelto tra gli uomini, per far conoscere agli uomini le cose che riguardano Dio. Ed offrire doni e sacrifici, in riparazione dei loro peccati. Deve quindi saper comprendere quelli che vivono nell’ignoranza e nell’errore, perché anche lui è un uomo: e sperimenta la fragilità umana. Infatti deve offrire sacrifici non solo per i peccati degli altri: ma anche per i suoi. Nessuno poi può nominarsi sacerdote da sè, ma deve essere chiamato a questo da Dio: come accadde ad Aronne. Nemmeno Gesù Cristo si autonominò sommo sacerdote, ma fu Dio Padre a dirgli: “Tu sarai sacerdote per sempre, come lo fu Melchìsedek.”. Ed ancora: “Tu sei mio figlio, uguale a Me: mandato sulla terra, per far VEDERE al mondo LA mia LUCE!”.

DAL VANGELO (Marco 10,46-52)

In quel tempo, mentre Gesù ed i suoi discepoli stavano uscendo dalla città di Gerico, c’era un mendicante cieco: seduto sul bordo della strada. Era figlio di un certo Timèo: e si chiamava Bartimèo. Quando sentì che stava passando Gesù di Nazaret, cominciò a gridare con fiducia: “Ti prego Gesù: abbi pietà di me!”. E più la gente cercava di farlo stare zitto, più lui gridava forte: “Gesù ti prego: aiutami!”. 

Gesù sentendolo si fermò e disse: “Chiamatelo: ditegli di venire qui”. Così andarono dal cieco e gli dissero: “Coraggio, vai: Gesù ti sta chiamando!”. Bartimèo si alzò di colpo, buttò via il mantello: e corse da Lui. Quando Gesù lo ebbe davanti, gli disse: “Dimmi: cosa posso fare per te?”. Il cieco rispose: “Maestro, fà che io possa RIVEDERE LA LUCE: puoi salvarmi solo Tu!”. Gesù allora disse con umiltà: “No, è la tua fede che ti ha salvato!”.

Bartimèo aprì gli occhi: e ci VEDEVA. E sentì che anche il suo cuore era cambiato: VEDEVA il mondo con una LUCE diversa. Così lasciò tutto: e decise di seguire Gesù. Si mise al servizio di Colui, che gli aveva aperto gli occhi e l’anima: facendogli RIVEDERE LA LUCE !
a cura di Antonio Di Lieto
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