Le rubriche di Catanzaro Informa - La bella notizia

Una fede umile

Non sono le letture originali, ma rielaborazioni molto aderenti ai testi biblici, della Messa di Domenica

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a cura di Antonio Di Lieto

DALLA PRIMA LETTURA (libro del profeta Àbacuc 1,2-3;2,2-4)

Un giorno il profeta Àbacuc alzò le mani al cielo SFIDUCIATO, dicendo con UMILTÁ: “Fino a quando Signore dovrò implorarti, per essere ascoltato? E denunciare la violenza, per ricevere il Tuo aiuto? Perché mi fai vedere tutte queste ingiustizie, senza intervenire? Non vedi che davanti a me ci sono solo litigi, furti e violenze?”. Il Signore allora rispose al profeta: “Metti per iscritto quello che sto per dirti: perché tutti lo leggano. Io non dico bugie: e ti assicuro che agirò, al momento opportuno. E se il mio intervento sembra non arrivare, tu aspettalo: con FEDE, UMILTÁ e pazienza. Perché arriverà sicuramente: non tarderà. Ecco, Io ti garantisco che chi ha il cuore malvagio soccomberà presto: mentre se sarai giusto, vivrai per sempre. Sarà premiata la tua FEDE UMILE!”.

DAL SALMO RESPONSORIALE (Salmo 94,1-2.6-9)

Questo salmo è Parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Ascoltami oggi: senza aspettare domani! Vieni a cantare ed acclamare al Mio nome, perché io sono il Signore: la roccia in cui puoi trovare riparo e salvezza. Avvicinati e ringraziami con FEDE: acclamando e cantando di gioia. Vieni ad adorarmi in ginocchio: a prostrarti CON UMILTÁ davanti a Colui che ti ha fatto. Perché Io sono il vostro Signore: e voi il Mio popolo. Io il Pastore che vi guida: voi i Miei UMILI agnellini. Oh, se Mi ascoltassi oggi: invece di aspettare domani! Non fare come gli ebrei nel deserto, che nelle località di Màssa e Meriba, cominciarono a spazientirsi: e si rivolsero a Me col cuore indurito. Io avevo compiuto per loro molti miracoli, eppure cominciarono a mettermi sotto processo: smettendo di essere UMILI !”

DALLA SECONDA LETTURA (seconda lettera di Paolo a Timòteo 1,6-8.13-14)

Questa lettera è Parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e – per bocca di Paolo – ci dice: “Figlio mio, non ti dimenticare di tenere sempre vivo il regalo che Io ti ho fatto: lo Spirito Santo che è entrato in te, quando hai ricevuto l’imposizione delle mani. Quel giorno Io ti ho donato uno Spirito che sconfigge ogni timidezza: ti ho riempito di saggezza, amore e coraggio. Non vergognarti dunque della tua FEDE: né di Gesù Cristo, né di quelli che come Paolo sono perseguitati per amore Suo. Soffri invece anche tu – come fece Paolo – per il vangelo, con UMILTA’: aiutato dalla forza che Io ti darò. Metti in pratica i buoni insegnamenti che trovi nella Bibbia: vivendo con la FIDUCIA e l’amore che vengono da Gesù Cristo. E con l’aiuto dello Spirito Santo che abita in te, custodisci la tua FEDE: perché è un bene prezioso, che Io ti ho affidato !”.

DAL VANGELO (Luca 17,5-10)

Questo vangelo è Parola di Dio. Quindi è Gesù che ci parla e ci dice: “Un giorno i miei apostoli vennero da me e mi chiesero SFIDUCIATI: «Signore, aumenta la nostra FEDE!». Allora io dissi loro: «Basta anche una FEDE piccola quanto un semino di senape, per sradicare un albero di gelso: un albero gigantesco. Per dirgli: -Spostati e vai a piantarti nel mare- e vederlo cadere nell’acqua! Ciò che veramente conta allora non è tanto avere una FEDE grande, ma soprattutto avere una FEDE UMILE: evitando di insuperbirsi, per il fatto di essere servi di Dio.

Se un servitore infatti svolge diligentemente il suo lavoro, ubbidisce agli ordini che ha ricevuto, ara la terra e pascola il gregge, non per questo può vantarsi e insuperbirsi: perché non ha fatto altro che il suo dovere. Così anche tu quando obbedisci al Signore, non montarti la testa. Quando hai fatto ciò che ti ha ordinato, dici semplicemente: -Io sono un UMILE servo: non ho fatto altro che il mio dovere … -. E Dio premierà la tua FEDE UMILE !»”.

 

 

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