Le rubriche di Catanzaro Informa - Promozione della salute

SALUTE!

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    Salute! È proprio il caso di dirlo quando si inaugura, come in questo  caso, un nuovo appuntamento con i lettori.

    La formula di saluto “salute!” o, usata molto più di frequente, “salve!” è un’espressione tradizionale giuntaci direttamente dal latino. Si tratta della forma dell’imperativo del verbo latino salvÄ’re ‘essere in buona salute’ ed è quindi un’espressione augurale, “salute a te”,

    Tale spiegazione rende ragione dell’importanza che viene data alla salute nella vita di tutti i giorni, sin dall’antichità, tanto da ispirare le forme più correnti di scambio comunicativo.

    Per tale ragione abbiamo deciso di dedicare una rubrica alla salute, modernamente intesa.

    Ovvero la salute concepita non più come assenza di malattia ma come benessere fisico, psichico e sociale.

    Un concetto di salute che riguarda la globalità della persona in rapporto all’ambiente che lo circonda.

    Un’idea dello star bene che poggia sui comportamenti attivi, sullo spirito di iniziativa, su una visione positiva del rapporto con il proprio essere.

    Il Ministero della Salute ha lanciato una campagna di educazione sanitaria dal titolo eloquente “Guadagnare salute” quindi la salute che diventa un investimento….. su se stessi!.

    La maggior parte delle malattie del tempo d’oggi, caratterizzato da un allungamento della vita media che è quasi raddoppiata rispetto ad un secolo fa,  sono malattie croniche ovvero prevenibili mediante la promozione di stili di vita sani.

    E’ in atto una rivoluzione demografica  e culturale profonda, sia nel mondo che nel nostro paese, che vede già oggi, sul suolo italico,  la presenza di  ben 16.000 centenari. Stanno cambiando le nostre categorie di pensiero e forse, tra qualche anno, non potremo più permetterci battute del tipo “Si fa credito solo ai novantenni se accompagnati dai genitori”.

    Tale rivoluzione ha completamente cambiato l’approccio alle malattie introducendo il criterio della multifattorialità. Un esempio su tutti: la dietologia moderna non si basa più soltanto sugli aspetti nutrizionali, peraltro sempre importanti,  ma integra aspetti psicorelazionali. Chi dimagrisce deve essere sostenuto da una dieta nutrizionalmente adeguata ma, soprattutto, da un forte motivazione. E cosa rappresenta la motivazione se non la componente psicorelazionale dell’individuo?

    Perchè nella maggior parte dei casi le persone non riescono a perdere peso in maniera stabile, ovvero vanno incontro a diete dimagranti, anche di successo, tuttavia con il passare del tempo riprendono il proprio peso?

    Perché evidentemente i determinanti alla base dell’obesità sono più profondi e non possono essere eradicati da una semplice dieta ma devono essere affrontati e risolti da un’approccio multifattoriale che abbia come obiettivo un cambio di abitudini.

    Il numero dei pasti, la tipologia di alimenti scelti (esiste orami una grande varietà di alimenti a basso tenore di calorie ma gradevoli, basti pensare all’abbondanza di frutta e verdura), l’esercizio fisico. Come tutte le abitudini esse richiedono non settimane o mesi per essere modificate ma anni. E chi approccia una dieta dovrebbe, nella maggior parte dei casi, pensare che l’impegno non deve riguardare soltanto i  3 mesi del dimagrimento ma i successivi anni di dieta di mantenimento che deve diventare stile di vita.  Scoraggiante? Tutt’altro! Con una strategia adeguata il risultato è alla portata di tutti: ma di questo ci occuperemo ancora nei prossimi articoli

    Quindi una rubrica che si occupi prevalentemente anche se non esclusivamente, di questo fenomeno della cronicità e di tutti i mezzi che abbiamo per prevenire o per alleviare il carico delle malattie di lunga durata. Ovviamente sarà anche affrontato il tema dell’offerta dei servizi, soprattutto di carattere locale, per aiutare il cittadino in questo percorso.

    La divulgazione scientifica cercherà di evitare aspetti meramente prescrittivi ma di suggerire condotte e comportamenti che, pur nel rispetto delle regole di buona salute, possano garantire una qualità di vita adeguata..

    Cercherò pertanto di allontanare la visione dissacratoria della prevenzione interpretata dallo slogan “La prevenzione è l’arte di vivere male per morire bene” sostituendolo con una visione positiva “La prevenzione è l’arte di vivere giovani il più a lungo possibile”.

    A questa rivoluzione culturale, che è già in atto, cercheremo di dare il nostro modesto contributo dalle pagine di questo giornale, ascoltando, come sempre, la voce dei lettori.

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