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Il pericolo? e’ di casa : Gli anziani

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    Difficile pensare la casa sia un luogo pericoloso …… eppure   ogni anno in Italia gli incidenti domestici sono milioni.

    Più esattamente nel 2007, in base ad un indagine multiscopo dell’ISTAT,  si sono verificati circa 3,3 milioni di incidenti  domestici con un  tasso pari a 47,6  infortunati su 1000 abitanti.

    Le persone che hanno maggiori probabilità di infortunarsi in casa sono:

    ·       gli anziani che, a partire dai 65 anni, vanno incontro a rischi via via maggiori

    ·       i bambini fino ai 5 anni

    ·       le donne a tutte le età, dopo l’infanzia

    ·       le casalinghe

    ·       le persone che sono in cerca di occupazione

    ·       le persone meno istruite.

    Quindi essere bambino o anziano significa essere particolarmente a rischio, soprattutto se di genere femminile.

    In questo articolo esamineremo in particolar modo alcuni rischi per l’anziano, successivamente parleremo dei pericoli che corrono i bambini.

    Esaminando gli infortuni che sono stati trattati in Pronto Soccorso emerge che le cadute sono fra gli infortuni più gravi: provocano il 46% degli accessi al Pronto soccorso per incidente domestico e sono responsabili del 69% dei decessi accidentali avvenuti fra le mura di casa.

    Nell’ambito della casa emerge che il posto più a rischio per caduta  è sicuramente il bagno.  Il bagno non è l’unico luogo pericoloso per le cadute ma è altamente a rischio per colpa del pavimento spesso scivoloso.

    Stando ai dati statunitensi, raccolti dal Center  for Disease Control di Atlanta e  sovrapponibili alle stime italiane, in due casi su tre sono le donne a essere coinvolte negli infortuni in bagno. Essere donna ed anziana significa avere una probabilità ancora maggiore. Dopo gli 85 anni è pressoché impossibile trovare una  persona che non  sia reduce da una caduta in questo luogo.

    Com’è intuibile, vasca e doccia sono i sanitari più “pericolosi”, coinvolti in oltre due terzi delle cadute: il momento critico è l’uscita, perché con i piedi bagnati una scivolata sul pavimento è oltre tre volte più probabile rispetto a quando ci si appresta ad entrare. Tuttavia è paradossale che le persone vittime di infortuni da doccia o da  vasca sono più frequentemente giovani sotto i 25 anni di età, spesso per colpa di uno svenimento improvviso (vasodilatazione e/o assunzione di alcol?). Gli over 85, invece, difficilmente si fanno male entrando o uscendo dalla vasca, forse perché, in quanto soggetti a rischio o comunque non del tutto autosufficienti, si fanno aiutare per lavarsi.

    A quell’età il momento di maggiore rischio è sedersi o alzarsi dal water.

    La “classica” caduta dell’anziano è quella notturna: si sveglia per andare in bagno e il calo di pressione (ipotensione ortostatica), che si verifica alzandosi in piedi, fa perdere coscienza.

    L’assunzione, in modo continuativo  di benzodiazepine per addormentarsi predispone alle cadute poiché rende più difficile mantenere la stazione eretta. Le benzodiazepine, al fine di prevenire tali conseguenze, andrebbero  assunte solo per periodi limitati.

    Per ridurre il rischio di cadute, inoltre, bisogna intervenire con alcuni semplici accorgimenti proprio nel bagno: evitare i tappetini che si arrotolano e si piegano con facilità rappresentando un ostacolo per la deambulazione; sistemare tappetini antiscivolo nella vasca o sul piatto della doccia; aiutare l’alzata e la seduta dal water con il posizionamento dei maniglioni.

    La mobilità dell’anziano va sempre incentivata; tuttavia se ha problemi di equilibrio è bene che si muova, anche all’interno delle mura domestiche, utilizzando un deambulatore o un bastone.

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