Un tesoro chiamato ‘Parco della Biodiversità’
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Catanzaro ha un tesoro: il parco della Biodiversità.
Da cittadino catanzarese sono orgoglioso e grato a chi lo ha pensato e costruito ed , ancora di più oggi, a chi lo gestisce ottimamente.
E’ rarissimo trovare un parco come questo della Biodiversità in una posizione incantevole: vista mare , monti delle Serre e della Sila , dei paesi intorno che, di sera, appaiono presepi, la bellezza della macchia mediterranea, sicuramente riconciliano l’uomo con la natura.
Aggiungo, in qualità di utente, il contrasto netto tra la colata di cemento del complesso ospedaliero del Pugliese e dei tanti palazzi cittadini al punto da esaltare ancora di più l’importanza e la grande ricchezza – unica – del Parco di Catanzaro.
Un Parco gestito magnificamente , direi quasi in modo perfetto oggi: la vigilanza, la pulizia, l’’ordine, la manutenzione lo rendono un Paradiso terrestre.
E’ certamente tale, soprattutto per chi, osservando i tanti sfortunati che occupano il letti del Pugliese, può godere di passeggiate salutari. Lo sanno bene le famiglie o quei cittadini , obbligati da problemi di salute, al punto da sentire e vedere il Parco come una ottima e gratuita medicina.
Va detto un grazie obbligato a chi , come l’attivissimo presidente Enzo Bruno, in un momento certamente di grani difficoltà finanziarie per la nota crisi di sistema, ha l’onere di gestirlo e custodirlo così bene da essere modello di riferimento per altri amministratori incuranti della importanza della gestione del bene pubblico.
Pasquale Scarmozzino-Catanzaro