Le rubriche di Catanzaro Informa - Riceviamo e pubblichiamo

Un pensiero per Oscar e Valeria

Più informazioni su


    I giornali hanno dato un nome a te e a tua figlia. Oscar e Valeria. Quel braccio sul collo lo sento tutte le sere a casa anche io, il suo respiro di fiducia e amore che accende i sorrisi e spegne i dolori e le fatiche. Io lo so: faresti di tutto per lei, tutto. Soprattutto le vorresti regalare tutti i sogni e la felicità che merita la sua innocenza e la sua bellezza. Siamo due papà. L’hai presa in braccio e l’hai portata verso il sogno di libertà e prosperità che si chiama Stati Uniti: volevi solo una vita migliore per lei. Non più facile, non esistono vite facili, ma migliore. Una opportunità: una piccola semplice opportunità da giocarsi per il suo futuro. Per essere felice. Avete avuto paura, chissà, spero non abbiate avuto il tempo di capire.Spero solo che alla fine tu abbia sentito solo quel piccolo braccio attorno a te, stretto e amato. Che è la cosa più bella che c’è. Dormi con lei adesso e Scusaci Oscar. Abbiamo tutti colpa, nessuno escluso. Come dice Don Ciotti dobbiamo smetterla di commuoverci e dobbiamo muoverci. Per te e per tutti i papà che lottano per la felicità dei loro figli. Per chi annega nel Mediterraneo o sta dentro una nave ad aspettare un porto sicuro e non un lager libico. Per tutti i poveri del mondo che abbiamo dimenticato chiusi nel nostro recinto di ipocrisia e ingiustizia e diseguaglianza. Dormi Oscar ma non lasciarci in pace: grida con Valeria l’orrore dei nostri giorni, con Aslan e con chi abbiamo semplicemente scelto di dimenticare. Perché non è vero che non ci appartenete, siete il simbolo del nostro fallimento. Come società e come uomini. Uno per uno. Nessuno escluso. Nemmeno io.

    Umberto Mancino

    Più informazioni su