Stato di agitazione per medici del servizio 118

Ecco le ragioni della protesta 

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    I medici aderenti alle organizzazioni sindacali FP Cgil Medici, Fismu, Fimmg, Smi e Snami del Settore Emergenza Sanitaria (118) proclamano Io stato di agitazione e la messa in atto di tutte le azioni previste, fino allo sciopero generale. Le ragioni della protesta sono spiegate in una nota stampa firmata per la FP CGIL Medici e Dirigenti SSN da Francesco Masotti, per FISMU ida Francesco Esposito, per SNAMI da Giuseppe Micale, per SMI da Sinibaldo Iemboli, per Fimmg da Gennaro De Nardo, “I Medici dell’Emergenza Sanitaria Territoriale 118 che operano sui mezzi di soccorso avanzato, nelle Centrali Operative 118, nei Presidi Territoriali di Emergenza e nei Pronto Soccorso Ospedalieri – si legge – svolgono una funzione fondamentale nella gestione dei pazienti critici a partire dal domicilio del paziente o laddove si è verificato l’evento patologico. Ancor più con la riorganizzazione della rete ospedaliera il medico dell’emergenza svolge il delicato compito di dirigere il malato nell’ospedale più idoneo alle proprie esigenze di salute e di coordinare l’intervento assistenziale da parte degli altri operatori del sistema dell’emergenza sanitaria.

    Nonostante questo, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro con provvedimento unilaterale e senza concertazione alcuna coni sindacati rappresentativi della categoria, ha sospeso il pagamento dell’indennità regionale di €.5,50 per ogni ora di attività, prevista ai sensi e per gli effetti dell’art.29 dell’Accordo Integrativo Regionale (A.I.R.) per i medici convenzionati dell’emergenza sanitaria territoriale. Il Sistema di Emergenza aziendale con questo provvedimento iniquo rischia un ulteriore danno. L’ASP di Catanzaro, sorda alle richieste, più volte reiterate, dei medici dell’emergenza, continua nel suo percorso finalizzato esclusivamente alla penalizzazione di questo delicato Servizio. , necessarie alla risoluzione dell’attuale situazione critica, in segno di protesta nei confronti di un provvedimento abnorme nell’applicazione del proprio contratto di lavoro. La necessità di dover garantire la sicurezza e la salvaguardia della salute dei cittadini impone che il servizio non venga compromesso dall‘assenza della figura medica e dalla riduzione delle risorse impegnate. Si portano all’attenzione generale le ragioni della protesta nei confronti di una decisione che mette a dura prova la stabilità del sistema Sanitario dell‘Emergenza Sanitaria Territoriale 118 sull’intero territorio della Provincia di Catanzaro.

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