Taglio Guardie mediche, delibera congelata ma è scontro sindaci-Cotticelli
Oggi riunione in Cittadella. Secondo i primi cittadini la proposta del Commissario è irricevibile
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E’ ancora scontro tra i sindaci della Provincia di Catanzaro e il commissario alla sanità Saverio Cotticelli dopo la pubblicazione della delibera numero 64 che sopprime i due terzi delle postazioni di Guardia medica che ricadono nel territorio degli ottanta comuni di competenza dell’azienda sanitaria provinciale.
Delibera congelata, ma il taglio appare inevitabile per il commissario Cotticelli che questa mattina nel corso della riunione in cittadella alla presenza dei parlamentari del territorio, ha provato a passare la palla ai primi cittadini, proponendo loro l’elaborazione di un piano condiviso per la riorganizzazione dei presidi.
“Il problema – ha detto Cotticelli parlando con i giornalisti a margine della riunione – lo abbiamo subito depotenziato: l’Asp, nell’ambito dei poteri riconosciuti dalla legge, aveva fatto un’ipotesi di ristrutturazione della dislocazione delle guardie mediche, in rapporto ai numeri e alle disponibilità economiche, ma era solo un’ipotesi di lavoro, che pero’ ha allarmato i territori. Io quindi ho subito indetto questa riunione per tranquillizzare i sindaci e la popolazione che nessuna decisione era stata adottata, che affronteremo insieme la problematica e vedremo come dislocare, in maniera equa, economica e razionale, i presidi delle guardie mediche in modo da rendere questo servizio aderente alle necessita’ della popolazione. Quindi – ha poi sostenuto il commissario – dobbiamo fare uno studio nuovo, vedere laddove ci sono nuclei abitativi, dove ci sono le emergenze, dove c’e’ una richiesto sanitaria. Purtroppo, abbiamo un territorio vasto, caratterizzato da piccole comunita’ sparse, zone montane etc, e le guardie mediche devono fronteggiare tutte queste situazioni. Quindi, non e’ una cosa semplice, ma e’ una cosa che – ha concluso Cotticelli – insieme ai sindaci dovremo studiare e risolvere”.
Per i primi cittadini la proposta di Cotticelli è irricevibile. Chiudere le guardie mediche soprattutto nelle zone montane significherebbe privare i cittadini della continuità assistenziale. I sindaci minacciano dimissioni di massa se verrà chiuso anche un solo presidio.
All’incontro con il commissario Cotticelli – al quale sono stati presenti anche il dirigente del Dipartimento salute Antonio Belcastro e il
commissario prefettizio dell’Asp di Catanzaro, Salvatore Gullì – hanno preso parte, tra gli altri, i parlamentari Wanda Ferro (Fdi), Antonio Viscomi (Pd), Silvia Vono (Iv), Paolo Parentela e Bianca Laura Granato (M5S) e il presidente della Provincia e sindaco del capoluogo Sergio Abramo.