Coronavirus, le richieste e le proposte dei giovani medici e della politica

Sblocco immediato degli esami di abilitazione per i professionisti della sanità e interventi sull'economia calabrese. Le proposte di Anelli e Callipo

Continuano le reazioni e le richieste di interventi a vario titolo dopo la diffusione incotrollata della psicosi da Coronavirus.

     Anelli:   Sbloccare al più presto gli esami di abilitazione per i medici neolaureati

Sbloccare al più presto gli esami di abilitazione per i medici neolaureati, sospesi dall’ordinanza del 24 febbraio scorso“. Lo chiede il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, che si appella al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Ministro della Salute, Roberto Speranza e a quello dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi.

“Il Paese è in una situazione di emergenza sanitaria che vede in prima linea medici, strutture ospedaliere, presidi sanitari tutti coinvolti e impegnati per limitare la diffusione della malattia – scrive Anelli -. E’ necessario rafforzare il sistema sanitario, garantendo forze e risorse che possano sostenerlo in questo sforzo prolungato di contrasto al diffondersi del coronavirus”.

“Di certo – aggiunge – abilitare i giovani colleghi appena laureati consentirebbe di poter allargare significativamente il numero di medici di cui il sistema ha sicuramente bisogno, anche per fare fronte a denegate ma possibili ipotesi di sostituzione di medici esposti durante il servizio. Sono quindi a richiedere con forza a nome della professione medica la individuazione della data, nel più breve termine, per lo svolgimento degli esami di stato a oggi sospesi sine die”.

Come Ordini territoriali dei medici chirurghi e degli odontoiatri – conclude – assicuriamo la massima collaborazione ed il nostro impegno anche sul piano organizzativo al fine di conseguire l’obiettivo di rafforzare il SSN in questo momento di grande necessità”.

Sulla questione inteviene anche il consigliere regionale di opposizione Pippo Callipo

Callipo : Fondamentale sarebbe avviare una massiccia campagna di comunicazione per far sapere al mondo che la Calabria è perfettamente in grado di gestire un fenomeno che, per fortuna, qui non ha al momento risvolti preoccupanti.

Turismo e agricoltura, i due settori potenzialmente trainanti dell’economia calabrese, rischiano un crollo drammatico a causa del Coronavirus da un lato e della siccità dall’altro, ma ancora gli operatori dei due settori non hanno alla Regione gli assessori al ramo con cui interloquire. Non intendo fare polemica politica ma dare voce alla Calabria che lavora e, con questo intento, chiedo alla presidente della Regione di assegnare al più presto le deleghe in questione” .È quanto afferma, in una nota, Pippo Callipo, consigliere regionale e leader di “Io resto in Calabria”. “È urgente – prosegue Callipo – dare concretezza al confronto con le parti sociali e valutare misure straordinarie per tamponare le emergenze in atto. Fondamentale, poi, sarebbe avviare una massiccia campagna di comunicazione per far sapere al mondo che la Calabria è perfettamente in grado di gestire un fenomeno che, per fortuna, qui non ha al momento risvolti preoccupanti. Le misure di contenimento e gestione del Coronavirus devono prioritariamente essere di natura sanitaria, ma non dimentichiamoci delle conseguenze economiche che un eccessivo allarmismo può comportare. So che è già in corso un’interlocuzione tra le associazioni di categoria e il Mibact per valutare provvedimenti che possano evitare gravi ripercussioni sul settore turistico, ma gli operatori con cui sto avendo contatti avvertono che il rischio di un calo rovinoso delle prenotazioni è molto concreto. Preoccupante è anche la situazione dell’agricoltura, piegata dai cambiamenti climatici, dalle scarse piogge degli ultimi mesi e dalle carenze dei Consorzi di bonifica, con gravi danni per colture che rappresentano il polmone economico di interi territori“.

Molte delle misure che vengono proposte in queste ore dalle parti sociali – sostiene ancora Callipo – vanno prese in seria considerazione, ma è necessario, oltre all’impegno del governo nazionale, che la Giunta regionale abbia al più presto nei posti chiave personalità di indiscussa competenza che possano affrontare eventuali situazioni critiche, confrontarsi con chi lavora sul campo ed evitare quindi che l’economia calabrese subisca l’ennesimo, durissimo colpo che ne pregiudicherebbe la già fragile tenuta”.