Conto attualmente positivi fornito dall’Asp al Comune è 85, Mascaro si associa alla richiesta di allineamento dei dati

Si auspica aumento dei tamponi processati giornalmente a Lamezia da 96 ad almeno 192

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Continua il balletto di numeri tra le fonti interne dell’Asp contattate da alcuni organi di stampa (arrivando a 128 casi attivi in alcune disamine), ed i dati ufficiali che la stessa azienda sanitaria comunica all’amministrazione comunale lametina.

Al sindaco Paolo Mascaro oggi sono stati comunicati 9 nuovi casi di positività, tutti posti in isolamento domiciliare, riconducibili al medesimo contagio con altri 5 soggetti, ad ora circoscritto. Comunicata, altresì, la guarigione di soggetto in precedenza riscontrato positivo il 14 ottobre.

«Al momento, dalle comunicazioni ufficiali ricevute dal Comune, in Città si hanno, quindi, 85 attualmente positivi, di cui 2 ricoveri (vi è stata dimissione di persona in precedenza ricoverata) e 83 isolamenti domiciliari», spiega Mascaro, annunciando che «a seguito anche del proficuo lungo incontro tenutosi ieri alla presenza tra gli altri del Commissario Cotticelli, ove si è rassicurato sul potenziamento del Dipartimento Prevenzione e sull’aumento dei tamponi processati giornalmente a Lamezia da 96 ad almeno 192, si confida che al massimo da lunedì vi sia tempestività assoluta nella comunicazione dei casi di positività e di guarigione, con conseguente puntuale sincronia dei dati».

Il primo cittadino ribadisce che «il Comune non può che comunicare ed aggiornare in tempo reale unicamente i dati ufficialmente provenienti, sia in termini di positività che di guarigioni, dall’ASP», anche perché anche nel bollettino regionale i nuovi casi in provincia di Catanzaro segnalati son stati 59, e secondo la stima dei 127 comunicati dalle fonti interne Asp di questi 50 sarebbero dovuti essere nella quarta città della Calabria.

Da capire rimane perché il sindaco debba interpretare il ruolo anche di addetto stampa dell’Asp (che non pubblica un bollettino provinciale da aprile), e non limitarsi ad emanare le ordinanze, e gli stessi dipendenti dell’azienda cambino numeri a seconda delle fonti che li contattino tra stampa ed uffici comunali.

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