Accreditamento S.Anna, Pitaro: “Lieto fine di un giallo che ha tenuto in sospeso 300 professionalità”

Il consigliere regionale: La lezione che viene dalla vicenda del Sant’Anna è che, specie nella sanità, alla burocrazia è richiesto un salto di qualità

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“Grande soddisfazione per l’esito tanto atteso non solo dai dipendenti e dai pazienti del Sant’Anna Hospital ma da tutta la comunità calabrese le cui prospettive di cura hanno rischiato di essere drammaticamente compromesse. Il commissario Longo ha sancito il lieto fine di questo ‘giallo’ a sfondo burocratico-sanitario che ha tenuto in sospeso per mesi 300 professionalità e sbalordito l’opinione pubblica per l’azzardo ai danni di un pezzo di ottima sanità.

L’accreditamento – afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro – adesso permetterà al Sant’Anna di tornare a salvare vite”. Aggiunge: “Non sarà facile buttarsi alle spalle mesi di blackout che hanno visto, da un lato, chi si è adoperato per salvare la clinica e dall’altro chi, disseminando ostacoli e assumendo atteggiamenti politically incorrect, ha improvvidamente agito per demolire una struttura cardiologica d’eccellenza”.

Ancora Pitaro: “Il merito per il successo ottenuto va al personale della clinica, ai 7mila pazienti del Sant’Anna che hanno firmato la petizione in sua difesa e a coloro che non hanno ascoltato le sirene dell’inconcludenza amministrativa, ma hanno badato all’interesse della Calabria”. Conclude il consigliere regionale: “La lezione che viene dalla vicenda del Sant’Anna è che, specie nella sanità, alla burocrazia è richiesto un salto di qualità.

Non basta studiare leggi e norme da rispettare, ma bisogna saper produrre, nel rispetto della legalità, valore e innovazione. Assumendosi la responsabilità di tutelare la sanità che funziona e, al contempo, di tagliare disservizi, negligenze e rami secchi che – nel pubblico e nel privato – drenano risorse, scartano il merito e la competenza e non generano utilità per la collettività”.

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