Caso Sant’Anna Hospital, Costanzo: Sentenza TAR, paga l’Asp

Siamo difronte a una classe di dirigenti e di commissari che evidentemente non leggono e non conoscono le documentazioni da loro stessi prodotte

L’Asp di Catanzaro dovrà prendere atto che si trova in un Paese civile dove vige lo stato di diritto condiviso e non quello “personale” dei suoi “fantasiosi” dirigenti. Il TAR della Calabria, Sezione Seconda infatti ha annullato il provvedimento con il quale L’Asp disponeva il divieto, alla clinica Sant’Anna Hospital, di erogare prestazioni con oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale per tutto il 2020, sostenendo che l’accreditamento firmato a marzo del 2021dal commissario ad acta, non costituisce un “rinnovo” bensì un accreditamento ex novo, perciò non valevole per le annualità precedenti. Il Tribunale amministrativo ha rigettato tutte le memorie difensive presentata dai legali dell’Asp basate sul presupposto che la struttura non fosse più accreditata fin dal 2017. E’ quanto scrive il consigliere comunale Sergio Costanzo. 

Siamo,quindi, difronte a una classe di dirigenti e di commissari che evidentemente non leggono e non conoscono le documentazioni da loro stessi prodotte. Più volte avevamo denunciato pubblicamente questo atteggiamento “a scarica barile”dei ccommissari che non partecipavano ai tavoli istituiti per discutere della questione accreditamento del Sant’Anna. Avevamo intuito bene le stanze dove “stagnavano” queste manovre che avevano il solo intento di far chiudere questa struttura sanitaria d’eccellenza, mandare a casa trecento lavoratori e magari favorire altre realtà. Per fortuna ancora una volta è stata data prova della loro “incapacità ” gestionale e amministrativa che si ripercuote sulla pelle dei cittadini catanzaresi e calabresi. Si tratta di errori gravi che non possono essere sottaciuti. Hanno sbagliato e vanno mandati a casa prima che il loro piano diabolico : distruggere la sanità catanzarese e appesantire il defici sanitario calabrese venga portato a compimento. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.