Mater Domini, Uil: “Le scaramucce non ci interessano”

Il sindacato si dice preoccupato per il sistema Sanità Calabria e per i lavoratori dell'Azienda universitaria "priva di atto aziendale"

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“La UIL FPL è fortemente preoccupata su tutto ciò che riguarda il sistema Sanità in Calabria, e più precisamente nello specifico caso sull’Azienda Ospedaliera Mater Domini. Il ruolo del sindacato da sempre è stato quello di far applicare e rispettare il contratto collettivo nazionale del lavoro in sede decentrata, oggi ci domandiamo se il ruolo del sindacato sia invece diventato ‘strumentale a qualcosa in generale o a qualcuno in particolare'”. E’ quanto si legge in una nota del sindacato sul caso Mater Domini.

“Alla UIL FPL – si legge nella nota – le continue scaramucce tra l’Università e i vari Management che si sono succeduti all’Azienda non interessano, ma da tutto ciò dobbiamo constatare che i danni di tutto ciò ricadono sui Lavoratori e sulle prestazioni erogate ai Cittadini. Alla UIL FPL interessa che venga rispettato il CCNNLL. E da questo che si dovranno normalizzare e applicare tutti gli Istituti contrattuali, visto che l’Azienda Mater Domini si porta da sempre una tara ereditaria il non aver avuto mai un Atto Aziendale da applicare e realizzare con obbiettivi e Lea da raggiungere. Premesso tutto ciò ad oggi questa Azienda nonostante abbia applicato la parte economica del nuovo contratto nazionale area dirigenza sanitaria , non ha nello stesso tempo ancora regolarizzato la parte giuridica e cioè, Contratto individuale di ogni singolo dirigente ,conferimento dell’incarico dove da qui nascono numerose contraddizioni: Incarichi, pesatura dell’incarichi sia di struttura che del singolo incarico, salario accessorio o premialità e spettanze . Negli ultimi due anni durante il periodo della pandemia Covid-19 questa azienda come molte altre ha cambiato un Direttore Generale, un Direttore f.f .e un Commissario nonostante ciò a dire il vero re relazioni sindacali se pur ad intermittenza sono continuate, ma con conseguenza che ogni cambio ha riportato le trattative al punto di partenza, ed il tutto ha provocato ritardi su alcuni istituti contrattuali. Per ciò che riguarda l’indennità Covid-19 si rammenta che ad oggi nessuna Azienda Ospedaliera o Provinciale abbia corrisposto l’indennità covid tanto che le OOSS CGIL FP, UIL FPL, CISL FP, Regionali hanno prodotto un esposto alla Procura della Repubblica di Catanzaro a denunciare che ad oggi non si capisce dove la Regione Calabria o meglio il Dipartimento Salute e il Commissario Longo , abbia dirottato o utilizzato o a loro volta le Aziende Ospedaliere o Provinciali ognuna per la quota parte avuta, i circa 16 milioni di euro , precisamente l’esposto cita ‘non si possono usare i soldi stanziati dal Governo con un fine ben preciso, cioè premiare i lavoratori della Sanità e non fare altro, come compensare le spese straordinarie del personale, beni, e servizi per affrontare l’emergenza Covid'”.

Alla luce di tutto ciò la UIL FPL pur rispettando le posizioni e le aspettative di tutti, “auspica che nel prossimo incontro Sindacale già riconvocato dall’Azienda Mater Domini per giorno 19 si possano chiarire tutte le problematiche, i quesiti e tutt’altro che possa per il futuro garantire i diritti di tutti gli istituti contrattuali e garantendo ed applicando ciò, si Garantiranno Servizi e Prestazioni per i Cittadini che nulla hanno a che vedere con strategie e polemiche strumentali”.

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