Cisom, il progetto “Superamabili” prende il via in pediatria con Francesco, un volontario speciale

Ha quasi 20 anni ed in tasca un diploma conseguito al liceo scientifico “Siciliani”. Lui è Francesco Dattola e da circa un mese ha realizzato il primo dei suoi tanti sogni e progetti: diventare volontario Cisom, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, all’interno del reparto di pediatria dell’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. Francesco, per tutti Ciccio, è un ragazzo con disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento ed è il primo volontario speciale per il progetto pilota “Superamabili”, nato da un’idea del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, in collaborazione con il reparto di pediatria dell’AO “Pugliese-Ciaccio” e con l’Associazione “Le impronte del cuore”.

Il Cisom è il gruppo di volontariato in cui opera da tempo anche la mamma di Francesco, Marika Biamonte, medico volontario Cisom, che lavora nell’Azienda ospedaliera.

Ad accoglierlo in reparto, il primario di pediatria, Giuseppe Raiola; il primario di chirurgia pediatrica, Domenico Salerno e tutta l’équipe medica. Ad accompagnarlo nel suo percorso di volontario, invece, il gruppo Cisom di Catanzaro guidato da Saverio Salerno.

In reparto è amato già da tutti. È un volontario speciale perché speciale è il suo modo di amare, il suo modo di approcciarsi ai bambini, e speciali sono i suoi occhi, carichi di entusiasmo e passione per il compito che gli è stato assegnato, uno tra i più delicati e importanti: regalare un sorriso ai piccoli degenti durante la loro permanenza nel nosocomio.

Nella sala dei giochi del reparto, Ciccio può contare anche sulla “Dottoressa Trilly”, all’anagrafe Palma La Bella, volontaria dell’Associazione “Le impronte del cuore”. Con lei tutto è più semplice e magico: “E’ impossibile non affezionarsi a Francesco – dice la dottoressa Trilly – quando arriva saluta tutti, ma proprio tutti. È tanto buono. È un tenerone”.

Francesco adora le fiabe e, ancor di più, ama raccontarle ai suoi nuovi piccoli amici. Conosce tutte le favole a memoria ed è un compagno di giochi instancabile. Più di tutto, però, ama la sua divisa da volontario: “La prima volta che l’ho indossata – racconta Francesco – ho pianto dalla gioia e dalla felicità”.

Commossa ed orgogliosa anche mamma Marika che vive questa esperienza in doppia, anzi triplice veste: madre, volontario e medico. “E’ sempre emozionante – dice – vederlo insieme ai bambini per donare loro un sorriso. Questo progetto consente a Francesco, ed in futuro anche ad altri ragazzi speciali, di vivere un’esperienza nuova e al contempo, di imparare ad aiutare gli altri. Vivo tutto con grande gioia perché da un lato c’è l’amore per mio figlio e dall’altro quello per il Cisom, per il volontariato”.